Italia


Il debito 2006 delle principali aziende vinicole italiane – fonte: Mediobanca

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Dopo la recente ondata di scandali sui mutui sub-prime e il rialzo dei tassi di interesse, e’ forse utile che ci facciamo un’idea chiara su quanti debiti ci sono nelle principali aziende italiane del vino, sempre secondo i dati delle principali societa’ italiane di Mediobanca. Affrontiamo il tema su 3 aspetti: il debito totale, il debito in proporzione al capitale investito (cioe’ quanto le aziende usano i soldi a prestito per finanziare l’attivita’) e il debito in proporzione al valore aggiunto (meglio sarebbe il margine operativo lordo, ma non l’abbiamo, e questo serve a capire quanto e’ il debito in propozione a una misura di generazione di cassa).
After the recent sub prime scandal and the increase of interest rates, we focus today on the debt level of the key Italian wine companies using Mediobanca data (sometimes not the exactly the same of our analysis). We look to three items: total debt, debt on capital employed and debt on value added (we have no EBITDA for all these companies).

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CAVIT – risultati al 31 maggio 2007

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Il bilancio al 31 maggio 2007 di Cavit conferma per il secondo anno consecutivo una moderata crescita del fatturato e dei margini operativi limitati ma di entita’ che comincia ad essere significativa (un po’ meglio del pareggio), come abbiamo gia’ commentato relativamente al mondo delle cooperative. La annotazione piu’ significativa e’ pero’ quella relativamente al debito, che crolla da 50m a 13m in virtu’ di una scelta aziendale (che non tutti si possono permettere) di trasferire il debito dalle banche, le quali vanno applicando tassi di interesse piu’ onerosi, ai soci, attraverso dei tempi di pagamento delle forniture piu’ lunghe e in piccola parte ai clienti, ai quali sono richiesti tempi di pagamento piu’ veloci. (bilancio completo su Google Spreadsheet).

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The company report to May 2007 for Cavit is characterised by a second consecutive year of sales growth and relatively good margins, similarly to what we already commented for other cooperatives. The most important remare is however relative to debt, which is moving from over 50m down to 13m, thanks to the choice to cancel the short term bank debt (something which is not affordable to anybody) through transferring debt to the suppliers (shareholders), slightly reducing inventories and shortening the receivable days. Details on Google Spreadsheet.

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Sartori – analisi del bilancio 2006

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Prendendo spunto da un commento non proprio gentile del sig. Daffi sulla classifica delle aziende vinicole di Mediobanca dove non compariva Sartori (“Mi sembra una buffonata che Sartori non compare nella classifica, e’ sicuramente una delle migliori aziende vinicole italiane…”), ho chiesto e ottenuto dall’aziuenda (grazie!) il bilancio. Sartori e’ giustamente (come spiegai al tempo al signor Daffi) fuori dalla classifica delle dimensioni (fatturato) ma sarebbe tranquillamente ai vertici di una classifica dove l’ordine e’ dettato dal ritorno sul capitale, che viaggia intorno al 40%. In altre parole, Sartori riesce a generare circa 4.5m di utile operativo con un capitale investito di poco meno di 12 milioni. Ma Sartori, per anticipare un’altra conclusione, ha anche una seconda particolarita’: una fortissima propensione all’esportazione.

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After a quite tough (but unjustified) comment of a reader, I decided to give a look to Sartori. The company was very kind to send me the company report and, I have to say, the analysis is very interesting for two reasons: Sartori is a very high return company (40%) and, secondly, it has a very high level of international sales (80%).

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Gancia – analisi di bilancio 2006

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Con estrema gentilezza Gancia ci ha inviato una copia cartacea del bilancio consolidato 2006. Gancia e’ uno di principali operatori nel mondo delle bollicine italiane, con oltre EUR100m di fatturato lordo, principalmente concentrati in Italia. L’azienda, nel corso del 2005 e 2006, ha registrato dei risultati poco al di sopra del pareggio a livello operativo e in leggera perdita a livello di utile netto. Il fatturato e’ cresciuto di circa il 10% nel 2006 a EUR109m ed e’ realizzato per il 90% in Italia e per il restante 10% all’estero.

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Gancia has been very kind and sent us a paper copy of its company report. Gancia is one of the major producer of sparkling wines in Italy, focused on Asti region with over EUR100m of gross revenues in 2006, mainly concentrated in Italy. In 2005 and 2006, the company posted results just above breakeven at operating level and just below it at net profit level. Sales in 2006 grew by 10% to EUR109m and were 90% concentrated in Italy.

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Piemonte – superfici e produzione di vino – aggiornamento 2006

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In attesa dei dati ISTAT sulla produzione di vino, che dovrebbero essere disponibili tra qualche settimana, riprendiamo una serie di post per aggiornare i dati regionali relativamente a produzioni, rese e superfici. Con questo post sul Piemonte, inauguriamo un nuovo formato dei dati, raggruppati per province, comodamente concentrati su Google Spreadsheets. Parlando di Piemonte, parliamo principalmente di 3 provincie: Cuneo, Asti e Alessandria, le quali coprono il 93% del vigneto regionale. Come avremo modo di analizzare nel resto del post, le zone piu’ dinamiche sembrano essere Alessandria e Cuneo tra le grandi provincie e Vercelli tra quelle minori. Le altre zone, pur mostrando in alcuni casi dinamiche apparentemente significative in termini percentuali, non mostrano in realta’ variazioni cosi’ significative in valori assoluti.

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Awaiting for the preliminary figures about wine production in 2007 which should be made available in a few weeks, we update the production, area and yields figures for a few regions. With this post on Piedmont, we start a new format for data, where you can get all relevant figures from Google Spreadsheets. When looking at Piedmont, we basically talk about three provinces: Cuneo, Asti and Alessandria, which are covering 93% of the total vineyeards of the region. As we will point out, the most dynamic places seems Alessandria and Cuneo among the major ones and Vercelli among the small ones. The others are showing some relevant figures in % terms but not in absolute terms.

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