Apriamo il mese di agosto con I dati IRI sulle vendite al dettaglio di vino nella grande distribuzione. Il dato chiave di questo rapporto è quello dei prezzi. Dopo diversi anni, siamo di nuovo di fronte al tema inflazione che come vedete dal grafico sopra e dalla prima tabella è diventato un componente importante nello spiegare l’andamento delle vendite. Se le vendite sono state nel trimestre in crescita dell’1% (661 milioni di euro), i volumi sono calati del Continua a leggere »
Anche quest’anno il rapport Mediobanca sul vino fornisce alcune indicazioni sui canali distributivi, che però stanno diventanto sempre più “striminzite” rispetto al passato. Ad ogni modo, il rapporto ha rivisto in modo abbastanza pesante i dati che erano stati pubblicati lo scorso anno, Continua a leggere »
Approfondiamo oggi il commento sui consumi italiani di vino con i dati regionali e per classi di età. Da quest’anno ISTAT ha leggermente modificato le prime fasce di età che sono diventate 11-13 e 14-17 anni, mentre prima erano 11-15 e 16-17. Poco male, nel senso che i numeri sono molto bassi e mirati a rilevare la “devianza” nel consumo di vino. Ad ogni modo, come dicevamo qualche giorno fa la penetrazione del consumo di vino si è riportata Continua a leggere »
Dopo un paio di anni di silenzio sono riapparsi i dati ISTAT sul consumo divino, annegati dentro una indagine su 20mila famiglie e sulle loro abitudini. Il focus dell’indagine è sul “vizio”, quindi bevande alcoliche, fumo, cattive abitudini alimentari (sovrappeso), ma ci sono in ogni caso i soliti dati interessanti. Il 2020 è stato un anno di “rottura” con delle evidenze diverse rispetto a quanto abbiamo commentato in altri post relativi alle vendite di vino al dettaglio. Mi spiego: il 2020 è Continua a leggere »
La rilevazione CREA del valore dei vigneti è l’argomento di oggi. Nella sezione Solonumeri troverete tutti i dati dal 2000 in avanti con il dettaglio (qui non commentato) di province e regioni anche per zona altimetrica: se volete accomodarvi, questo è il link della pagina dedicata all’Italia.
Venendo ai numeri, il CREA disegna un panorama stabile per i valori immobiliari nel 2020 nel loro complesso (+0.1%), con un dato positivo (ma calante rispetto al passato) per le regioni del nord ovest, Piemonte e Valle d’Aosta (+1/1.5% rispetto ai ritmi di crescita superiori al 2% degli anni recenti), un dato sempre molto positivo per la Puglia (+2%) e una sorta di normalizzazione nel resto dell’Italia. Spunta anche qualche segno negativo, segnatamente in Campania (-3%) dove viene cancellato il progresso degli ultimi anni.
A livello provinciale i dati sono di più difficile lettura (li trovate nell’ultima lunghissima tabella del post) ma evidenziano l’andamento ancora positivo di alcune province come Cuneo, Asti, Mantova, Foggia, Bari, Udine, Matera giusto per menzionare quelle che saltano all’occhio.
Last but not least, in questo post ho aggiunto un’ulteriore analisi, quella del Continua a leggere »
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