Constellation Brands – prima puntata

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Chi e’ Constellation Brands?
E’ un gigante del mondo vinicolo globale, quotato negli Stati Uniti, con un fatturato di 4.6 miliardi di dollari, circa 3.7 miliardi di euro. Volendo proprio spingersi a fare un confronto con il campione nazionale… circa 14 CAVIRO messe insieme. Ora, questi signori fatturano circa 2.3 miliardi di euro nel "branded wine", cioe’ nel vino imbottigliato di marca.

Who is Constellation Brands?

It is the giant of the global wine market, listed in the US, with 4.6bn USD sales (3.7bn EUR). Having to compare it with the Italian champion… it is 14 times larger than CAVIRO. Now, out of these 3.7bn, 2.3bn EUR are coming from branded wine, so bottled with with a "good" brand.

La loro strategia si basa su un trend di fondo del mercato che loro hanno identificato e che cosi’ definiscono (nel loro bilancio annuale chiuso a Febbraio 2006): primo, esiste un processo di consolidamento (cioe’ fusioni di societa’ nel mondo delle bevande alcoliche per farne entita’ piu’ grandi) tra produttori, grossisti e dettagliani. Secondo, ci sono dei trend di consumo interessanti, e cioe’: a) un aumento del consumo di vino GLOBALE (cioe’ mondiale); b) una crescita dei vini del nuovo mondo (USA, Australia, NZ, Cile, Argentina e Sud Africa) a discapito di quelli del vecchio mondo (Francia, Italia, Germania e Spagna); c) il vino e i superalcolici crescono piu’ della birra, particolarmente in US e UK; d) i consumatori fanno "trading up", cioe’ evolvono verso l’alto comperando "premium wines" a discapito dei "value-priced wines", ugualmente fanno per la birra e per gli "spirits", superalcolici.

What is their strategy like? They base it on a global trend which they define in this way: (1) first, there is a consolidation process in the wine market, both among producers and among producers and distributors; (2) there is a consumption trend which globally positive and even more positive for "New World" wines; (3) wine and spirits grow more than beer; (4) consumers are upgrading their consumption from basic wines to premium wines, and the same happens for beer and spirits.

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Export di spumanti: Francia batte Italia… – fonte ISMEA

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Grazie ai dati di ISMEA e’ possibile analizzare la fisionomia delle esportazioni di vini spumanti nei vari paesi del mondo. Comincio con un Italia – Francia che desta piu’ che uno spunto di riflessione.

Come gia’ considerato nei post precedenti, e’ necessario fare molta attenzione alla differenza tra i volumi di esportazione (generalmente presi come punto di riferimento dalla stampa) e i valori di esportazione. Nel confronto tra questi due paesi questa differenza ha molta rilevanza.

Italy vs. France: sparkling wine exports

Thanks to ISMEA’s it is possible to analyse the structure of exports of sparkling wines in the various markets. We must start by saying that the comparison of Italy and France offers several interesting readings. It is of particular importance to separate the values from the volumes.

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Si produce piu' Vernaccia di San Giminano o Nobile di Montepulciano? – dati CCIAA Siena 2005

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Una fonte di dati ancora inesplorata sono le camere di commercio. Alcune sono prodighe di qualche tabella interessante, tra qui quella di Siena. Siena pubblica un librone annuo sulla produzione di qualsiasi cosa nella provincia, tra cui anche l’uva. Abbiamo quindi accesso ai numeri riguardanti i quintali di uva prodotti per le diverse denominazioni (DOC/DOCG): 632137 quintali nel 2005, circa il 34% in meno del 2004 (957981q), suddivisi come si vede dal grafico qui di sotto…

More Vernaccia or Nobile di Montepulciano?

An unexplored source of data for the blog are the so-called "camere di commercio". Some of them are providing good data. Siena chamber is in paricular publishing a yearly book on whatever is produced in the province. Among these stats, there is a detailed list of grapes production for DOC and DOCG wines. In total in 2005, 632137q of grapes were produced (-34% vs. 2004, at 957981q), with the breakdown detailed here below

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Produzione annua zona di Montalcino – aggiornamento 2005

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La gentilezza e la sollecitudine del consorzio del Brunello di Montalcino mi consente oggi di mettere in linea qualche elaborazione riguardante la produzione della zona di Montalcino. Una nota per cominciare: si tratta della produzione in bottiglie dell’anno solare, quindi non riferita all’annata ma al periodo di imbottigliamento.

Yearly production in Montalcino area – 2005 data

Thanks to the kind and quick feedback of the local "Consorzio del Brunello di Montalcino", we can analyse the data regarding the production in Montalcino area. First, how to read the data: these are figures regarding the production in number of bottles of that specific year, not to be considered a vintage but when wine has been bottled.

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Tendenze di lungo termine della viticoltura francese – fonte: Agreste

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Dopo aver delineato le carattetistiche chiave della viticoltura (post del 27 ottobre), mettiamo in linea un pochino di tendenze a lungo termine. I dati partono dal 1991 e arrivano fino al 2005 e sono ricavati dal sito internet www.agreste.com, che e’ il sito di statistica francese specializzato nell’agricoltura.

Innanzitutto, anche in Francia la vite in produzione tende a diminuire con gli anni. Fatti 100 gli ettari del 1991, oggi sono in produzione circa 96 ettari. E’ un calo molto lento, pero’ costante, sta a dire che la superficie non e’ quasi mai cresciuta, anche sei il grosso del calo si e’ registrato durante la seconda parte degli anni 90.

Long term trends of French wine industry

Data starts from 19991 and lasts until 2005 and is coming from www.agreste.com, the internet site specialised in agricolture. First of all, in France the planted vineyards tend to decline slowly but costantly over the years. Assuming 100 the surface in production in 1991, the 2005 figure is 96. It is slow, but constant, implying that surface never grew, even if the steepest declines were happening over the second half of the Nineties.

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