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L’investimento in vino pregiato rientra sempre più tra le opzioni alternative a disposizione dei risparmiatori. Il prossimo lancio della piattaforma Liquinvex è una delle iniziative che lo promuoverà in modo ancora più capillare anche per gli investitori italiani, sinora costretti a “emigrare” sulle piattaforme inglesi oppure al “fai da te”.
Oggi proviamo ad analizzare che cosa è successo negli ultimi anni al valore di questi vini, usando i dati Liv-Ex che dal 2013 forniscono anche degli indici diversificati per area geografica. Per renderli “digeribili” li abbiamo convertiti in euro, essendo basati su prezzi in sterline. In questo modo possiamo anche calcolare l’andamento dei vini italiani, che ci riguardano più da vicino. Oltre all’analisi del (lusinghiero) rendimento di questo investimento, ci spingeremo un passo più in là, cercando di confrontare questo investimento con altri come la borsa italiana (indice FTSE MIB), la borsa americana (indice S&P500), ma anche il semplice tasso di inflazione oppure l’investimento in oro.
Lo facciamo nel modo più equo possibile: beni come l’oro o, nel nostro caso, i vini non offrono un rendimento a differenza di quanto succede per i titoli azioniari. Abbiamo dunque tenuto conto di questa caratteristica aggiungendo al valore degli indici borsistici il dividendo (reinvestendolo) percepito dagli investitori.
Bene, fatte queste premesse passiamo ai dati e cerchiamo di rispondere a qualche domanda. Prima e più importante: avendo investito 100 euro nel 2013 quanto sarebbe il valore di questi investimenti? Continua a leggere »