Come ormai di consueto per il blog incrociamo I dati di produzione di vino forniti da OIV e aggiornati al 2021 con il prezzo medio delle esportazioni dei vari paesi produttori (degli ultimi 3 anni), così da dare una indicazione largo circa del valore economico della produzione di vino nei diversi paesi. Ovviamente si tratta di dati che vanno presi “in media” in quanto annate cattive e buone si succedono e danno risultati diversi. Nel tempo, però, si posso tracciare alcune tendenze di crescita (o meno).
Il 2021 è caratterizzato in linea generale da due fattori: primo, una produzione in calo del 4% in circa in volume e un prezzo medio in leggero recupero rispetto al 2021. Si tratta di “medie matematiche”, che non tengono però conto del peso dei diversi componenti. Stiamo parlando della Francia, che nel 2021 ha perso il 27% della produzione in volume, che determina un calo significativo del suo valore della produzione. A conti fatti, secondo questa metodologia il valore della produzione di vino nel 2021 si è assestato a 74 miliardi di euro circa, il valore più basso dal 2015 a questa parte. Di questo 24 miliardi sono in Francia (-24%), 14 miliardi sono in Italia (-9%, dato allineato al calo della produzione in volume) e quasi 9 miliardi sono in USA. I restanti 29 miliardi sono nel resto del mondo, con Spagna e Australia intorno ai 4 miliardi ciascuno.
Come dicevo sopra, vale la pena di lavorare sull tendenze di lungo termine: in una media triennale, la Francia è il 35% del valore del vino mondiale e l’Italia il 18%, con gli USA poco sopra il 10%. In un orizzonte decennale, i dati sono poco diversi, con l’Italia che rappresenta il 17% invece del 18%. Infine, volendo tracciare delle linee di tendenza, l’Italia sembra essere la nazione con la crescita più sostenuta, guadagnando in media 800 milioni di valore all’anno, contro i 550 della Francia e i 500 degli USA.
Vi lascio ai grafici e alle tabelle.
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