Australia – produzione di vino 2020

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Fonte dei dati: Wine Australia – Vintage report, OIV – 2020 wine production first estimates

L’Australia ha avuto una vendemmia particolarmente negativa nel 2020 (1.5 milioni di tonnellate di uva, corrispondenti a circa 10.6 milioni di ettolitri di vino), il 13% sotto la produzione media decennale e come non si vedeva dal 2007. Secondo il Vintage report, un dato tanto negativo era atteso a causa della stagione particolarmente arida cui si sono aggiunti in alcune zone vinicole gli incendi (e il relativo fumo), la grandine, le alluvioni e qualche isolata gelata. Insomma, una annata da dimenticare, anche se i prezzi delle uve sul mercato sono cresciuti del 4-5% e hanno consentito di compensare parzialmente la perdita dei volumi dal punto di vista del reddito dei viticoltori. Guardando all’andamento dei vini bianchi e rossi, l’annata è stata peggiore per i bianchi, del 19% sotto la produzione decennale (-7% per i rossi), con un andamento particolarmente negativo per la produzione di Chardonnay (-20%). Ma passiamo a qualche numero di dettaglio.



  • L’Australia è attesa produrre 10.6 milioni di ettolitri di vino secondo OIV. Il dato è perfettamente allineato ai dati che commentiamo oggi di produzione di uva, scesa del 12% nel 2020 a 1.52 milioni di tonnellate (che convertite a 0.695 portano appunto a circa 10.6 milioni di ettolitri di vino). Per trovare un dato tanto basso bisogna tornare indietro al 2007, anno storicamente negativo per gli australiani.
  • La produzione di uve bianche cala del 13% a 684mila tonnellate, il 19% sotto la media decennale, mentre per le uve rosse il calo è dell’11% a 836mila tonnellate, il 7% sotto la media storica. Tra le uve bianche salta all’occhio il forte calo dello Chardonnay, -20% a 285mila tonnellate, che già era calato in modo importante nel 2019. Se guardiamo in prospettiva storica la produzione è intorno al 30% sotto il massimo degli ultimi anni. Gli altri due vitigni bianchi resistono meglio, anche data al crescita strutturali che hanno mostrato in passato: per il Sauvignon Blanc la vendemmia è stata quasi stabile a 87mila tonnellate (-4%), per il Pinot Grigio allineata al 2019 a 70mila tonnellate.
  • Per le uve rosse, lo Shiraz cala del 10% a 376mila tonnellate, -9% sulla media storica e circa il 25% sotto il picco storico del mezzo milione di tonnellate del 2017. Rispetto ai vini bianchi l’andamento è “al contrario”, nel senso che i vitigni “secondari” vanno peggio: -12% per il Cabernet Sauvignon a 224mila tonnellate, -19% per il Merlot a 95mila, -24% per il Pinot Nero 36mila.
  • Il rapporto mette infine in luce l’andamento positivo dei prezzi delle uve sul mercato (anche collegato alla scarsità di prodotto, direi io…) che consente di compensare parzialmente il calo del “valore delle uve” rispetto al “volume delle uve” prodotto. Con un prezzo che arriva ormai a 700 dollari australiani per tonnellata (circa 44 euro per quintale, tradotto), il valore cala da 1.16 miliardi di dollari australiani a 1.06, -9%.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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