
I dati 2017 e 2018 di MGM Mondo del Vino sono stati impattati in modo piuttosto significativo da eventi non ricorrenti. Ricordiamo nel 2017 il forte incremento dei costi delle materie prime, mentre nel 2018 l’azienda è stata impattata da problemi connessi ad alcuni clienti dell’Est Europa, che hanno impattato le operazioni per un ammontare di 2.6 milioni di euro, che è tanto se si considera che l’azienda realizza un valore aggiunto di circa 10 milioni di euro. In tutti i modi, dopo una recensione del bilancio 2016 in cui ebbi diversi problemi di interpretazione dei dati (e alla quale vi rimando per una descrizione dell’attività e della struttura del gruppo), oggi mettiamo in linea dei dati 2017 e 2018 che sono incoraggianti dal punto di vista commerciale, un po’ meno dal punto di vista economico, visto il leggero deterioramento dei margini osservato negli ultimi due anni. Come dice il management nella magra relazione che accompagna il bilancio, il 2019 è previsto essere un anno decisamente migliore. Passiamo all’analisi di qualche dato.
- Le vendite nel 2018 sono cresciute del 2%, dopo il +4% del 2017, a 107 milioni di euro. Non viene fornita alcuna indicazione sulla suddivisione geografica (caso forse unico nei bilanci che ho letto nella mia lunga vita di analista finanziario), mentre c’è un dettaglio per entità legale, che forse mette in luce la caratteristica di “holding del vino” che la società ricopre. A ogni modo, le vendite prima delle eliminazioni sono circa 144 milioni: di queste 88 milioni sono della MGM, +4% nel 2018, 20 milioni di Barone Montalto, +6%, 10 milioni di Podere dei Nespoli (stabile) e 8 milioni di Cuvage (erano 9.3 nel 2017).
- I margini sono leggermente calati rispetto a quanto visto nel 2016. Il margine dopo i costi di acquisto è stato del 29.5% nel 2018, in leggera ripresa sul 29.1% del 2017 ma sotto il 30% del 2016, mentre il valore aggiunto sulle vendite scende dal 18.3% al 17.3%, da 19.1 a 18.5 milioni di euro. Sotto il valore aggiunto i costi del personale calano leggermente ma salgono con decisione gli ammortamenti (dopo i 10 milioni investiti nel 2017) e quindi l’utile operativo cala da 4.3 milioni a 1.8 milioni. L’utile netto nel 2018 è in pareggio.
- Dal punto di vista finanziario, MGM ha incrementato l’indebitamento finanziario netto da 53 a 63 milioni nel 2017 ed è rimasta stabile nel corso del 2018. Ciò è frutto dell’impatto combinato degli investimenti (10 milioni nel 2017 e quasi 6 nel 2018) e dell’incremento del capitale circolante, passato da 34 milioni nel 2016 a 39 milioni nel 2018. La struttura finanziaria che già era piuttosto appesantita nel 2016, lo è dunque ancora di più analizzando i dati più recenti del 2018.
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