
La Danimarca è uno dei dieci mercati più importanti per il vino italiano e i nostri prodotti sono tornati a crescere nel 2016 (+5%) dopo il calo mostrato nel 2015. L’Italia del vino resta leader assoluta nel paese scandinavo e, vale la pena di sottolinearlo, il buon andamento del 2016 non si lega ai vini spumanti, i quali invece restano una componente marginale e non in crescita delle nostre esportazioni. Per stare sui grandi numeri, la Danimarca ha importato vino per quasi 4.3 miliardi di corone, o 573 milioni di euro nel 2016, +1%, con un andamento simile per i volumi, 1.9 milioni di ettolitri, di cui ben 0.8 milioni sono rappresentati da vino sfuso. Passiamo all’analisi dei dati. Sembra piuttosto difficile rintracciare grossi trend strutturali in questi numeri. Quasi tutti i paesi del vecchio mondo hanno vissuto tempi migliori (o esportazioni maggiori) di oggi in passato. Vale per l’Italia (2014), la Francia (2015), la Spagna (2013), la Germania (2015) e via dicendo. Invece il Cile, il Sud Africa e gli USA sono tutti, sebbene in posizioni di secondo piano, al loro livello più elevato di esportazioni in Danimarca di sempre.

- La crescita delle importazioni della Danimarca è come abbiamo visto slegata dal rapporto di cambio, rimasto stabile. Nel corso degli ultimi 5 anni, sono cresciute mediamente del 2%, con un andamento leggermente positivo per i vini fermi (420 milioni di vino fermo e circa 96 di vino sfuso) e una crescita annua del 10% circa per i vini spumanti, che rappresentano invece una parte ancora marginale, circa 55 milioni di euro.
- L’Italia come abbiamo visto dalla tabella è prima nel mercato con esportazioni di 150 milioni di euro per un volume di 409mila ettolitri, rispettivamente +5% e +4% rispetto a un 2015 in cui si era verificato un calo piuttosto marcato. Le nostre esportazioni sono spinte dal vino imbottigliato, +6% a 128 milioni di euro, dove siamo leader assoluti, mentre occupiamo una posizione di rincalzo sia nel segmento di vini sfusi (terzi dietro Sud Africa e Cile) che in quello degli spumanti, con 9 milioni di euro, secondi dietro la Francia ma con un ritmo di crescita decisamente meno interessante.
- La Francia è la seconda forza nel mercato, soprattutto grazie ai 33 milioni di vini spumanti, rispetto a un totale di 128 milioni di euro. Le importazioni dalla Francia non sono cresciute nel 2016 (-2%), ma vale un po’ lo stesso discorso dell’Italia al contrario: la crescita del 2015 era stata piuttosto importante (+8%).
- Dietro Italia e Francia c’è un po’ il vuoto. I vini cileni sono i terzi per importazioni a 52 milioni di euro, in crescita del 4%, con circa 38 milioni di euro di vini imbottigliati (stabili) e 14 milioni di vini sfusi (+15%). La Spagna è il quarto esportatore, con una crescita del 7% e 47 milioni di euro, di cui 33 nei vini imbottigliati, 9 nei vini sfusi e 5 nei vini spumanti.