
Gli ultimi tre mesi del 2016/17 per Constellation Brands sono stati molto soddisfacenti, tanto da fargli superare del 2% circa le indicazioni di utile per azione 2017. E sulla medesima lunghezza d’onda sono le indicazioni per quest’anno: il management si attende un utile per azione tra 7.7 e 8 dollari per azione, il che significa tra il 14% e il 18% in più dell’anno appena concluso e un livello al di sopra dell’indicazione di medio termine di una crescita annua del 10%. Sulla base dei dati 2016 e di queste indicazioni le azioni di CBrands sono salite di circa 10 dollari a 170 dollari, riguadagnando il livello di ottobre 2016, prima delle scioccanti dichiarazioni di Trump sul Messico (dove CB produce la birra) e sui potenziali dazi sui prodotti importati. Tornando ai numeri del 2016, le cifre vanno lette considerando le operazioni straordinarie compiute nel segmento del vino, con la vendita del business canadese e le acquisizioni in USA. Il segmento vino/spirits ha chiuso il 2016 con vendite in crescita del 6% (ma in leggero calo per la vendita del Canada nell’ultimo trimestre) e con margini record, saliti al 25.8%. Ritmi ben diversi quelli della birra, dove la crescita delle vendite supera il 16% e il margine viaggia intorno al 32%. Passiamo all’analisi dei dati.

- Le vendite sono cresciute a 7.3 miliardi di dollari, +12%, con 4.2 miliardi di vendite di birra (+17%), 2.7 miliardi di dollari d vendite di vino (+6%) e 363 milioni di dollari di vendite di spirits (+9%). Nell’ultimo trimestre dell’anno, l’impatto della vendita del business canadese si comincia a vedere sul segmento vino, che segna un calo del 3.5% a 637 milioni di euro. Se si considerano i dati di “sell-out” cioè gli acquisti dei clienti, le vendite in USA di CBrands sono in crescita del 2.9% nell’anno e dello 0.5% nell’ultimo trimestre.
- I margini sono in crescita in entrambe le divisioni. Nel segmento vino e spirits i margini sono tornati a crescere anche per via della vendita della divisione canadese. Nell’anno Cbrands realizza un utile operativo consolidato di 2.4 miliardi di euro, che include 2.14 miliardi escludendo il capital gain sulla vendita del business in Canada. Di questo il vino chiude a 0.8 miliardi di dollari, +10% e un margine del 25.8% come dicevamo, il più elevato da quando viene riportato. A differenza delle vendite, l’utile operativo invece cresce nel trimestre, +6% a 196 milioni di dollari.
- Passando alla parte finanziaria, CBrands chiude con un indebitamento netto di 9.1 miliardi di dollari, in crescita da 8.4 miliardi del trimestre chiuso a novembre e e 1 miliardo sopra gli 8 della fine dello scorso anno. Nell’anno, l’azienda ha generate 1.7 miliardi di dollari di cassa (1.4 lo scorso anno), ha investito 1.5 miliardi (compresi 1.1 miliardi di acquisizioni e 0.6 miliardi di disinvestimenti, cioè Canada), ha pagato 0.3 miliardi di euro in dividendi e ricomprato azioni per 1.1 miliardi di dollari. Ha dunque “restituito” 1.4 miliardi di euro agli azionisti e a questo si deve l’incremento del debito. Detto tutto questo, la struttura finanziaria migliora leggermente, con il debito sull’EBITDA passato da 4.2 volte a 3.9 volte.




