Il rapporto su Conegliano Valdobbiadene è stato puntualmente presentato a metà dicembre e come sempre è ricco di dettagli. Per il terzo anno consecutivo la crescita del prodotto spumante DOCG, la punta di diamante del fenomeno del Prosecco, viene realizzata soprattutto in Italia, dove volumi e valore crescono nel 2015 del 12% e del 15% rispettivamente, rispetto a un ben più magro +1% e +7% realizzato nei nuovi mercati. L’Italia dunque rappresenta il 57% del valore della produzione del Conegliano Valdobbiadene spumante, 446 milioni di euro nel 2016 (+10%) per 78 milioni di bottiglie commercializzate (+7%), che a sua volta è il 93% del valore della produzione della zona vinicola. E questo 57% cresce rispetto al 2014 (55%) e al 2013 (53%) mettendo in luce un fatto che diventa sempre più evidente: i prodotti di alta qualità nel segmento degli spumanti fanno fatica a sfondare all’estero, dove il segmento è molto ben coperto dai prodotti francesi e, in parte, spagnoli. Qual è il problema “estero” del Conegliano Valdobbiadene? Beh, certamente di essere molto legato ai mercati di lingua tedesca rispetto a quelli di lingua inglese, che come ben sapete leggendo le pagine sulle esportazioni, sono il vero traino dell’incremento dell’export di vino spumante italiano. Passiamo a leggere qualche numero insieme.
- Posto che i grandi numeri li abbiamo visti, possiamo analizzare brevemente le vendite per mercato. In Italia, la crescita più forte viene dal canale Ho.Re.Ca. ed enoteche, +14%, e dagli altri canali (grossisti), +17%, mentre la GDO cresce dell’11% e, secondo il rapporto, le vendite dirette sono in calo del 17%. Se dai volumi ci spostiamo ai valori le conclusioni non cambiano in modo importante: GDO +8%, Ho.Re.Ca. +22%, Grossisti +27%. Di internet poco, 0.4 milioni di euro secondo il rapporto.
- Passando all’estero come dicevamo il problema del DOCG è la dipendenza da Germania, Svizzera e Austria che insieme cubano quasi 15 milioni di bottiglie (in calo) sulle 32 esportate e 71 milioni di euro di export (questo in leggera crescita da 69 del 2014) del totale esportato di 157 milioni (+7% abbiamo detto).
- I mercati in forte crescita per gli spumanti italiani lo sono anche per il Conegliano Valdobbiadene, certo. Però il Regno Unito, +21% viaggia sui 30 milioni di euro ed è ancora sotto alla Germania, con 5.9 milioni di bottiglie (+8%). Gli USA, crescono a volume dell’8% a 2.8 milioni di bottiglie ma sono soltanto 13 milioni di vendite (+9%).
- Restano marginali mercati potenzialmente importanti come Canada e Scandinavia, scende la Russia e non si può non notare che le vendite in Cina/HK sono calate (anche se i numeri sono piccolissimi) e sono meno di 1 milone di euro.
- Quindi per ricapitolare: grande successo del prodotto ma se nel periodo 2008-2012 lo sviluppo è venuto soprattutto dall’estero, a partire dal 2013 la parte del leone la fa l’Italia, che come abbiamo detto rappresenta ancora quasi il 58% delle vendite a valore e il 59% delle vendite a volume del DOCG di Valdobbiadene.
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