
La produzione vinicola 2015 in Piemonte non è cresciuta nel 2015, come nella maggior parte delle altre regioni. Di converso, le previsioni per il 2016 sono per un moderato incremento (+5%), nel contesto di una produzione nazionale probabilmente in lieve calo. Le tabelle e grafici che seguono mostrano come la regione Piemonte abbia una superficie vitata strutturalmente in calo (al contrario di quanto abbiamo visto in Veneto), circa il 12% in meno nel 2015 rispetto al censimento 2010 e una produzione di vino che anche in una annata positiva come il 2015 si è attestata intorno a 2.4-2.5 milioni di ettolitri, quindi il 9% circa sotto la media decennale… e paradossalmente il calo più importante lo si riscontra nella produzione dei vini rossi. Andiamo a leggere insieme qualche dato.

- La produzione 2015 è stata di 2.47 milioni di ettolitri, il 3% in più del 2014 ma il 9% i meno rispetto alla media storica 2005-15 di 2.7 milioni di ettolitri. In confronto, in Italia la vendemmia 2015 ha visto un balzo del 20% e un livello del 9% circa sopra la media storica.
- I vini rossi restano preponderanti, 1.4 milioni di ettolitri rispetto a 1 milione di bianchi, anche se come vedete dalla tabella con la serie di dati sono questi ultimi ad avere un trend mediamente crescente. Anche nel 2015, i vini bianchi sono cresciuti del 9% contro un -3% dei vini rossi e il confronto sulle medie storiche è ancora più lampante: 3% sopra media contro 17% sotto media per i vini rossi. Segno di un cambio di tendenza, che probabilmente colpisce i prodotti rossi di minore qualità, verso un consumo di vini bianchi che più si addice alle nuove abitudini alimentare a alle più sporadiche occasioni di consumo.
- Dal punto di vista dei marchi di qualità non ci sono novità. Il Piemonte mantiene una quota dell’85% della produzione nei vini DOC, 44% rossi e 41% bianchi, e il 15% nei vini da tavola, perlopiù rossi.
- L’analisi forse più interessante riguarda le superfici vitate, che ho re-introdotto quest’anno. I dati hanno qualche problemino (vedere annata 2013, che forse andrebbe “cancellata”, forse farò così per le prossime regioni). Secondo questi dati il Piemonte ha perso circa il 12% della superficie vitata tra il 2010 e il 2015, circa 5600 ettari, portandosi a 42800 ettari. Questo spiegherebbe la produzione più bassa della media storica nonostante la buona annata. Dal punto di vista provinciale, come potete apprezzare, si direbbe che ben 1000 di questi ettari si siano persi in provincia di Torino (il 50%), che mi sembra un po’ inverosimile, come anche il 20-30% di meno a Novara e Vercelli. Detto questo, la tendenza calante sembra essere evidente anche a Cuneo, -7% in 5 anni, la provincia certamente più vocata della regione.
- La produzione di uva è stata di 3.5 milioni di quintali, che porta a una resa per ettaro di 82 quintali, +5%. Anche questo dato mostra una dinamica decisamente inferiore a quella del resto d’Italia dove la resa per ettaro è progredita di quasi il 20%, attestandosi nell’anno a 110 quintali.