
Guido Berlucchi ha messo a segno nel 2015 un ulteriore leggero incremento delle vendite, mentre gli utili sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. Il dato veramente positivo, come anche negli scorsi esercizi, è relativo alla generazione di cassa, che continua a essere copiosa (7 milioni di euro nel 2015) e che porta la posizione finanziaria del gruppo in territorio ancora più positivo (15 milioni) dello scorso anno, a quasi 2 volte il margine operativo lordo, grazie alla concomitanza di un ulteriore calo del capitale circolante e a un livello di investimenti molto contenuto. I dettagli contenuti nel bilancio sono molto scarsi. L’azienda redige anche un prospetto secondo criteri gestionali, che mostra un MOL di 9 milioni di euro rispetto a 8.1 che viene esposto nella nostra tabella, “tirando fuori” circa 600mila euro di perdite di una fantomatica area accessoria e circa 0.3 milioni di euro di svalutazione del capitale circolante. Andiamo brevemente a leggere i numeri 2015.

- Le vendite sono cresciute del 3.5% a 43.6 milioni di euro e da qualche anno a questa parte sono interamente relative all’attività vinicola. Contribuiscono a questo fatturato anche circa 1.1 milioni di euro di vendite della tenuta di Castagneto Carducci, con il “grosso” realizzato naturalmente dal Franciacorta.
- I margini sono sostanzialmente stabili. Migliora leggermente il valore aggiunto, è un po’ inferiore il MOL al 18.6% delle vendite, sostanzialmente allineato l’EBIT. Secondo la visione “gestionale” di Berlucchi il MOL si attesta al 20.7% del fatturato rispetto al 20.2% dello scorso anno.
- L’utile netto dichiarato è invece in calo dell’11% rispetto al 2014, ma ciò è legato alla mancanza di proventi straordinari che avevano sostenuto il dato precedente. Se li correggiamo per questa componente la dimanica dell’ultima riga del bilancio è simile a quella delle vendite: un leggero incremento.
- Come anticipavamo, molto bene sulla posizione finanziaria netta. 12 milioni e più in cassa, oltre a 2 milioni di attività finanziarie liquide portano a quasi 2 volte il MOL la disponibilità di Berlucchi, in crescita di circa 7 milioni rispetto allo scorso anno. Contribuiscono la generazione di cassa di poco più di 6 milioni di euro, una ulteriore limata al magazzino e al capitale circolante (1 milione), investimenti esigui e, non ultimo, nessun dividendo pagato agli azionisti.
- In questo contesto il capitale investito cala a 81 milioni di euro dagli oltre 100 di 4/5 anni fa. Nonostante la crescita molto limitata degli utili ci troviamo quindi di fronte a un miglioramento del ritorno sul capitale, che ha raggiunto il 7% del capitale investito, prima delle tasse, e il 4.3% post tasse per gli azionisti (ROE). La posizione finanziaria positiva rappresenta chiaramente un fattore penalizzante in termini di ritorno per gli azionisti, soprattutto quando il costo del debito è così basso. Ma naturalmente, sarebbe necessario avere un progetto di crescita, di cui nella relazione degli amministratori non si trova per ora traccia.