
La produzione di vino in Spagna nel 2015 ha subito un leggero calo, riportandosi più in linea con le medie storiche degli ultimi anni. I dati che analizziamo oggi, 37 milioni di ettolitri di vino e 5 di mosti, mostrano un recupero in valore assoluto dei volumi di vini di qualità, DOC IGT e varietali, a spese della produzione di vini da tavola, che toccano il loro minimo storico all’11% della produzione totale di vino. Se questa qualità in crescita sarà riconosciuta dal mercato è prevedibile un buon anno per le esportazioni spagnole, con un recupero del prezzo medio di vendita che attualmente, essendo ben sotto 1.50 euro al litro, è il più basso tra i paesi che esportano vino. Andiamo dunque a leggere insieme i dati del Ministero dell’Agricoltura iberico.

- La produzione totale tocca 42 milioni di ettolitri, di cui 4.8 sono mosti. Questi ultimi, così liquidiamo la questione, sono in calo dell’8% e si riportano il 9% sotto la media degli ultimi anni, non proprio sui minimi storici ma poco ci manca.
- Passando alla parte che più ci interessa, la produzione vinicola scende del 3% a 37.2 milioni di ettolitri. Siamo ancora 1 milione di ettolitri sopra lo standard spagnolo degli ultimi anni, ma dopo la vendemmia boom del 2013 (quasi 45 milioni di ettolitri) ci stiamo riportando nell’alveo delle vendemmie normali. Anzi, probabilmente visto che il 2015 è stato un grande anno per la produzione di vino in Italia ma anche in Francia, probabilmente il dato spagnolo è anche un po’ deludente.
- Come dicevamo i vini di qualità crescono. I DOC raggiungono il 41% della produzione, tornando quasi ai livelli pre 2013, 7% sopra la media in valore assoluto a 15.1 milioni di ettolitri, mentre i vini IGT si riportano sopra 4 milioni di ettolitri, il 16% sopra la media storica. I vini varietali hanno un discreto seguito in Spagna (a differenza dell’Italia), con una produzione che per il terzo anno consecutivo si mantiene sopra i 6 milioni di ettolitri, +3% quest’anno. Rappresentano il 17% della produzione. A fare le spese di questa corsa alla qualità sono i vini comuni, in calo del 18% nel 2015 a 11.2 milioni di ettolitri, soprattutto nel segmento dei vini bianchi. Solo nella terribile vendemmia del 2012 si erano prodotti così pochi vini comuni.
- Passando proprio al colore, sembrerebbe di intravedere un andamento migliore nel corso del tempo dei vini rossi, anche se sono conclusioni difficili da tirare. Sicuramente i vini rossi nel 2015 sono cresciute del 3% a 20 milioni di ettolitri, contro un calo del 9% dei vini bianchi, che si richiama a quanto detto sopra sui vini comuni. Se ci focalizziamo sui vini DOC, peraltro, le tendenze delle due categorie sono totalmente assimilabili.
- Vi allego infine una tabella con la produzione per zona. Pochi vini comuni significa pochi vini dalla Castilla, mentre come vedete le aree più conosciuite per il vino di qualità hanno mostrato un moderato incremento, in controtedenza con il dato generale.



