L’aggiornamento 2014 del tabellone dei valori fondiari dei vigneti in Italia, basato sui valori minimi e massimi delle transazioni mi ha spinto a fare qualche calcolo in più e a provare a derivare da queste grandi tabelle un indice dei valori delle transazioni. E’ uscita una serie di variazioni percentuali, leggermente positive salvo che per il 2010 e per il 2013 che secondo me rappresenta una buona approssimazione del panorama nazionale. E’ naturalmente una “media del pollo” e ci sono zone dove i prezzi sono cresciuti di più (la Campania e la Puglia per esempio salta all’occhio nei grafici che trovate all’interno del post) e zone dove sono calati. Ma certamente risulta un quadro dove a fronte di una rivalutazione dlela moneta del 30% tra il 2000 e il 2014, i vigneti si sono rivalutati del 45%, oltre sperabilmente a produrre un utile. Passiamo all’analisi dei dettagli nel resto del post, mentre alla fine trovate un tabellone lunghissimo con tutti i valori minimi e massimi riportati da INEA.
- Partendo da questa specie di indice che ho creato, fatto 100 il valore delle transazioni nel 2000, oggi il valore per ettaro è di circa 145, il che implica un incremento annuo del 2.7%. Ciò significa che in media, il vigneto italiano ha acquisito valore reale. Se andate sul sito di ISTAT al calcolatore della rivalutazione monetaria ottenete tra il 2000 e il 2014 un coefficiente di 130. Questo significa che in questi 14 anni, il valore a cui i vigneti in Italia sono stati “trattati” è cresciuto del 15%, calcolato sulla media di tutte 64 le aree di rilevazione. Siccome il vigneto oltre a rivalutarsi ha sperabilmente prodotto del vino su cui è stato generato un utile, l’investimento in vigneto in aree di produzione di vini di qualità (perchè di queste aree stiamo principalmente parlando) ha avuto un ritorno positivo.
- Passando ai dati per denominazione, numerosi valori sono stati riportati invariati da INEA tra il 2013 e il 2014. Dove i numeri sono cambiati lo trovate nei grafici, come variazione dei prezzi massimi e dei prezzi medi per ettaro. Commentando i dati medi, troviamo in cima nel 2014 per incremento La zona di Galluccio (Caserta) e quella del Taburno, seguita dalle colline parmensi (che però sono ancora in calo nel calcolo a 5 anni) e di nuovo la Campania con Benevento e Chieti in Abruzzo. Lo stesso discorso di Parma applica al Chianti senese, in recupero sui prezzi massimi ma ancora sotto rispetto al 2009.
- Dove invece i prezzi sembrano essere calati nel 2014 è Montefalco (-41% ma sarebbe da controllare…), in Irpina centrale, poi in Lazio (Montefiascone e Colli Romani), Friuli Venezia Giulia (Collio e COF) e nella zona di Manduria.
- Passando a un confronto più di medio termine, con le variazioni nella media minimo-massimo tra il 2009 e il 2014, le zone Campane che abbiamo già citato sopra sono affiancate da quelle pugliesi di Copertino e Francavilla. Tra quelle negative invece oltre a Montefalco vale la pena di citare Carmignano in Toscana e il Chianti senese, che però sta recentemente recuperando, a quanto pare. Cali tra il 10% e il 20% sono rilevati da INEA anche per la zona di Pordenone, della pianura del Piave, del Chianti Classico fiorentino, e a Parma.
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Salve Dott.Tombolini,
potrei sapere dov’ è riuscito a reperire i dati su il valore dei vigneti transati? Sul sito di Inea non sono disponibili.
Grazie per l’attenzione e Cordiali Saluti
E.
Buongiorno Emilio,
i dati sono qui
http://web.inea.it:8080/mercato-fondiario/esempi
Io mi chiamo Baccaglio, non Tombolini.
a presto
Marco
Buongiorno,
volevo sapere se ci sono dei dati relativi al valore dei vigneti a produzione GAVI e Chardonnay e dopo posso reperirli.Grazie mille.
Saluti
Erika
Buongiorno Erika,
purtroppo quello che vede pubblicato nel blog e’ quello che c’e’ disponibile pubblicato da INEA.
Potrebbe darsi che loro abbiano dati piu’ dettagliati, ma deve chiedere a loro…
Mi dispiace
Marco
[…] 2000 al 2014, per esempio, i vigneti si sono rivalutati del 145%. E in generale, i terreni del Nordest sono cresciuti del 97%, quelli del Nordovest del 90%. Ben al di […]
[…] 2000 al 2014, per esempio, i vigneti si sono rivalutati del 145%. E in generale, i terreni del Nordest sono cresciuti del 97%, quelli del Nordovest del 90%. Ben al di […]
[…] 2000 al 2014, per esempio, i vigneti si sono rivalutati del 145%. E in generale, i terreni del Nordest sono cresciuti del 97%, quelli del Nordovest del 90%. Ben al di […]