
Come dicevamo la scorsa settimana, settembre 2015 è il primo mese da molto tempo che le esportazioni di spumante non segnano un segno positivo… sono andato a controllare e sono dovuto arrivare a aprile 2010 per vedere un segno meno… qualcuno direbbe che prima o poi doveva capitare ed è capitato, in un mese che per gli spumanti comincia a essere importante (insieme ai prossimi due). A settembre abbiamo esportato 85 milioni di spumanti rispetto a 88 dello scorso anno. I prossimi due mesi, ottobre e novembre sono mesi da 100 milioni ciascuno, cioè critici per fare quel 940-950 milioni a cui si potrebbe ambire per il 2015. Che sta succedendo? Beh, le cose negative che non cambiano sono relative all’Asti spumante, che sta vivendo un vero e proprio calo strutturale, mentre per gli spumanti DOP i dati restano positivi ma, obiettivamente, non è possibile crescere all’infinito del 20%… settembre segna un +12%, anche in questo caso la crescita più bassa da almeno un anno a questa parte. A livello generale, potremmo dire che sta riprendendo il calo della Russia, che si era stabilizzata, e che non sta più crescendo il mercato americano, mentre il Regno Unito continua a “tirare”. Vediamo qualche numero insieme.

- Le esportazioni di spumante hanno toccato 85 milioni di euro in settembre -4%, per un totale da inizio anno di 641 milioni, +15%. Se allarghiamo agli ultimi 12 mesi le esportazioni sono circa 926 milioni di euro, con un progresso del 13% circa. I volumi restano il principale driver. A settembre sono calati del 4%, da inizio anno sono in crescita del 12%, rappresentano quindi circa il quattro quinti della crescita totale.
- Anche a settembre le esportazioni di Asti sono calate, anzi crollate, -33% a 15 milioni. Da inizio anno il calo si aggrava al 26%, 73 milioni di euro, su base annua siamo a 133 milioni di euro. Dal picco si sono persi 40 milioni di euro di export. Guardando la tabella, quasi solo cattive notizie: calano tutti i principali mercati, scompare la Lettonia. Le uniche nazioni che stanno importanto più prosecco sono il Regno Unito, che avevamo già notato e, a settembre, gli Stati Uniti. Se la Lettonia deve tornare da dove è venuta (cioè un mercato piccolissimo), si devono perdere altri 12 milioni di euro di export, e questo tutto nell’arco dei prossimi due mesi. Quindi potremmo già anticipare che le esportazioni di spumante saranno “afflitte” per circa il 5-6% (sul dato totale) per questo motivo.
- Le esportazioni di spumanti DOP continuano a crescere, ma a un ritmo meno spinto dei mesi precedenti. Come ho cercato di spiegare anche in passato, fare percentuali di variazione alte con dei numeri piccoli è semplice, mentre quando i numeri assoluti diventano pesanti, come è il caso di questo mese (e dei prossimi due), diventa più dura. Se aggiungi 1 milione di bottiglie si vede di meno che in un mese leggero. Detto questo, i DOP passano da 47 a 53 milioni di euro +12%, portando il totale annuo a 436 milioni di euro, +28%. L’attacco della stagione è stato negativo in USA, -5% ma resta positivo in tutti gli altri grandi mercati. Il Regno Unito segna +21% a settembre e +48% da inizio anno. Ha ormai raggiunto un terzo del totale della categoria…



