
Non parliamo spesso di Liguria e Valle d’Aosta nel blog e oggi è l’occasione per ricucirre il buco. Oltretutto, ho un bel ricordo di una visita a Les Cretes, dove ho potuto toccare con mano la bellezza dei vigneti di Aymavilles, dopo che da tempo ne apprezzavo i prodotti. Tornando a noi e al perchè oggi siamo qui, gli andamenti produttivi 2014 sono divergenti per queste due regioni. La Liguria ha registrato un forte recupero nel 2014 dopo due annate terribili, tornando quasi allineata alla media degli ultimi 5 anni (peraltro inficiata appunto dal 2012 e 2013); diversamente, la Valle d’Aosta ha subito pesantemente l’andamento climatico sfavorevole e ha chiusto il 2014 con una produzione del 25-30% inferiore ai livelli medi recenti. Passiamo a leggere i numeri insieme.

- Partiamo con la Liguria, dove secondo ISTAT nel 2014 si sono prodotti 63mila ettolitri di vino, +37% e in netta controtendenza con l’andamento italiano (-12%) e con quello del Nord Italia (-6%). In realtà questi dati si confrontano con un 2013 (e un 2012) molto depressi rispetto all’andamento storico. Ne risulta un quadro dove la produzione “torna” quasi ai livelli passati (-2% sulla media quinquennale). La prouzione sale del 50% a Imperia con 18mila ettolitri e del 77% nella provincia principale, La Spezia, a 33mila ettolitri. La produzione di vini bianchi di 44mila ettolitri risale del 34% e rappresenta il 70% della produzione regionale. I vini DOC sono 45mila ettolitri, quindi la maggioranza dalla produzione e crescono del 35%, restando il 20% sopra la media storica. I vini IGT sembrano prendere piede e crescono del 42% a 9mila ettollitri, mentre i vini da tavola, nonostante un rimbalzo del 45% sono ormai marginali, 8mila ettolitri. Il valore della produzione vinicola (relativa al 2013) è di circa 4 milioni di euro. Il suo andamento storico è inferiore a quello italiano (+12% contro +43%).
- Valle d’Aosta. La regione ha una produzione totalmente imperniata sui vini di qualità, con un piccola porzione di vini da tavola. Nel 2014 gli ettolitri prodotti sono crollati del 27% a 14,500, con un andamento piuttosto difforme tra i vini bianchi, -41% a 5mila ettolitri e i vini rossi -17% a poco meno di 10mila ettolitri. Questi numeri, confrontati con le medie storiche, danno delle sensazioni piuttosto simili: la produzione totale è del 27% sotto la media storica, quella dei vini bianchi del 35%, quella dei vini rossi del 23%. Il valore della produzione vinicola al 2013, fotografato da ISTAT, ci mostra a differenza della Liguria un andamento migliore della media. Il valore cresce a 2.2 milioni di euro ai prezzi di base, con un incremento del 60% sui 5 anni, contro il 40% del Nord e il 43% dell’Italia.







Buongiorno,
dove è possibile reperire i dati ISTAT originali?
agri.istat.it
deve entrare nella consultazioni dei dati, “vite e vino” stanno sotto “coltivazioni legnose”
bacca