La classifica di Intangible Business 2015 sui maggiori marchi mondiali del settore spirits e vino ha spinto Concha y Toro a emettere un comunicato stampa trionfale, dove sottolinea come nell’ultima classifica sia il primo marchio mondiale del subsettore, avendo superato lo Champagne Moet & Chandon. E’ vero che Concha y Toro non era mai stata prima, aveva avuto davanti a turno proprio lo Champagne, ma prima di quello il marchio Gallo, che quest’anno è stato tra l’altro superato dal “figlio” Barefoot, seconda label del grande produttore. Come al solito noi andiamo un po’ più in la’ della classifica annuale ma mettiamo in fila gli ultimi anni per catturare i trend, sia per marchio che per la loro percezione di potenziale di crescita. Da questo punto di vista, come potrete leggere più avanti, le cose sono decisamente meglio degli scorsi anni: i punteggi assegnati alla “prospettiva di crescita” stanno migliorando e il settore vino/spumanti sembra avere una volta tanto un profilo migliore del resto dell’industria.
- Cominciamo col dire che i primi 5 marchi mondiali hanno mantenuto le posizioni, nell’ordine Johnnie Walker, Smirnoff Vodka, Bacardi, Jack Daniel’s e Hennessy.
- Se mettiamo insieme i vini fermi con gli spumanti, troviamo nelli primi 100 22 marchi, uno in più dell’anno scorso.
- Il leader è Concha y Toro, al 18esimo posto con un guadagno di tre posizioni sullo scorso anno ma, badate, comunque sotto il livello più elevato raggiunto nel 2012, quando fu il 16esimo marchio. Lo Champagne Moet&Chandon è stabile al 19esimo posto, mentre il terzo marchio diventa Barefoot, al 23esimo posto, che supera E&J Gallo (che la possiede), meno una posizione al 28esimo posto. Al 30esimo posto Robert Mondavi di Constellation Brands, che perde un paio di posizioni.
- Cosa fa vincere Concha y Toro? Le alte quote di mercato, perchè se guardiamo ai punteggi di posizionamento di prezzo, tradizione del marchio e sua celebrità, Moet & Chandon resta avanti.
- Se guardiamo alle prospettive di crescita, sono i due marchi di Constellation Brands, Black Box (cioè il bag-in-box) e Robert Mondavi ad avere i punteggi migliori, mentre come potenziale di mercato sono gli Champagne e gli spumanti a essere considerati dagli esperti i più promettenti. Infine, quando si parla di tradizione e percezione del marchio, indipendentemente dalle dimensioni, Dom Perignon mette d’accordo tutti.
- Concludo menzionando il grafico sulle prospettive future, dove la media del punteggio per la catagoria del vino migliora, di più del punteggio per il settore in generale. Siamo quindi tornati in una situazione in cui le attese di crescita del settore vino e spumanti sono leggermente migliori del resto.