
Nella sua strutturale discesa, la penetrazione di consumo di vino in Italia nel 2014 ha toccato la soglia magica del 50%, cioè 27.5 milioni di consumatori, di cui 16.9 milioni di uomini e 10.6 milioni di donne. Il grafico qui sopra già vi dice molto: il consumo di bevande alcoliche va diradandosi in maniera strutturale. Il consumo abituale di vino invece nel 2014 è stabile al 39% dei bevitori, cioè 10.7 milioni di persone, di cui ben 7.8 milioni sono uomini. Dunque il trend discendente di quest’ultimo indicatore sembra essersi interrotto nel 2014, ma sul lungo termine è evidente che continuerà a scendere, soprattutto in termini assoluti, vista la discesa della penetrazione totale del consumo. Invece, per la prima volta da diversi anni si ferma la progressione del consumo sporadico, rimasto inchiodato poco sotto il 26% della popolazione.
Il vino resta la “bevanda nazionale” (solo il 10% dei bevitori di birra lo fa abitualmente e meno del 2% per le altre bevande alcoliche), ma i modelli di consumo si spostano, come abbiamo avuto modo di ripetere diverse volte sul blog. I grandi macrotrend sono davanti a noi: (1) all’aumentare del titolo di studio, spiega ISTAT, aumenta la penetrazione di consumo di alcolici (probabilmente anche legata al reddito) ma diminuisce drasticamente il comportamento abituale; (2) i giovani di oggi bevono strutturalmente meno di quelli di 7-8 anni fa. Parliamo di un calo di 4 punti percentuali su coloro che hanno meno di 34 anni, soprattutto concentrato sui più giovani. Andiamo dunque a commentare qualche dato insieme.

- I consumatori di vino in Italia sono il 50.5% della popolazione, in calo rispetto al 51.6% dello scorso anno e del 56% del 2007. Il calo della penetrazione di consumo è più evidente tra gli uomini, che calano dal 65.4% al 64.1% che nelle donne, scese dal 38.7% al 37.7%.
- Dei consumatori di vino, coloro che lo fanno in modo abituale sono circa il 39%, stessa % dello scorso anno, quindi il 19.7% della popolazione italiana.
- La birra nel 2014 sembra essere andata meglio, dato che il calo di penetrazione è stato minimo, lo 0.2% al 45.1%. soprattutto nel segmento della birra, i consumatori abituali sono leggermente cresciuti dal 9.3% al 9.8% della relativa base, ritornando vicino al livello più elevato visto storicamente del 10% circa.
- Tornando al vino, la quota dei bevitori pesanti sono stabili al 2.4% della popolazione, mentre i bevitori “1/2 bicchieri al giorno” scendono dal 18.1% al 17.3%. Il consumo sporadico dopo anni di progressione sembra essersi fermato, 25.7% contro il 26% dello scorso anno.
- Andando velocemente a tagliare il dato per età, la maggiore penetrazione di consumo è tra i 55 e i 64 anni, intorno al 59-60%, in calo di circa 2 punti nel 2014 rispetto allo scorso anno. Pur subendo un calo del 1-1.5% la penetrazione resta sopra il 50% per le fasce 25-54 anni.
- Infine, ma questo sarà oggetto di una pubblicazione dedicata più avanti nell’anno, il dato geografico mostra una stabilizzazione del consumo di vino nel Nord Ovest al 52%, una discesa dal 58% al 56% nel Nord Est (che però aveva mostrato forti segnali di progresso nel passato) e un deciso calo nel centro Sud.




[…] il consumo del vino è già in calo costante: “sul lungo termine è evidente che continuerà a scendere, soprattutto in termini assoluti, […]
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