
Lo studio annuale di Knight Frank sui valori per ettaro delle tenute vinicole purtroppo non aggiunge molto a quello che abbiamo pubblicato lo scorso anno. Invece di parlare di Knight Frank (che ha vissuto di rendita!) discutiamo oggi di un altro contributo, quello di INEA, che analizza ogni anno i valori fondiari dei vigneti italiani, definendo un valore minimo e medio delle transazioni. Pur avendo provato a tracciare delle tendenze annue, vi anticipo immediatamente che parlare di cali o di incrementi è molto difficile perché i dati sono spesso riportati uguali a se stessi da un anno all’altro e sono quindi frutto di pure stime. Ci servono però come punto di riferimento per dare un’idea a chi legge di dove sono i vigneti più preziosi e dove lo sono di meno. Questo è anche un punto di riferimento importante per giustificare il prezzo delle uve che crescono in quei vigneti: a un valore maggiore corrisponde un “rendimento richiesto” superiore e dunque il costo implicito di detenere il vigneto si dovrebbe (dico così perché in qualche caso potrebbe non farlo) trasferire dentro il prezzo delle uve e dei vini.
Sono 5 le zone che si differenziano dal resto d’Italia per il valore dei vigneti: le Langhe sopra a tutti, poi il Lago di Caldaro, Valdobbiadene, Montalcino e la zona di Trento. Tutti intorno o sopra 400mila euro per ettaro in media con la punta di 600mila (media del pollo tra 200mila e 1milione) per la zona delle Langhe.
Come vi dicevo, invece Knight Frank ha riportato soltanto le variazioni percentuali dell’incremento, +4.5% per il valore delle tenute a giugno 2014, contro +6.3% nel 2013. Secondo lo studio sono in ripresa i valori delle tenute toscane (+12% nel Chianti e +4% a Montalcino) mentre sono scese dell’8% quelle piemontesi.
Qualche dettagli in più nel prosieguo del post.

- Il valore che INEA attribuisce alla zona delle Langhe è 200mila-1milione. E’ la zona con il valore più elevato e anche Knight Frank attribuisce (forse copiando da INEA) un range di 200-1200mila euro.
- Le altre zone con valore elevato sono in Trentino (Lago di Caldaro e Trento) e Veneto (Valdobbiadene), oltre alla zona di Montalcino. I valori medi sono tra il 300mila e 500mila euro, quelli massimi tra 400 e 600mila euro.
- Nella fascia tra 100mlia e 200mila euro per ettaro ci sono la zona di Brescia (Franciacorta), il Chianti, curiosamente la zona di Chambave in valle d’Aosta e i Castelli Romani.
- Secondo INEA, tra 70mila e 100mila euro ci sono le aree di Vicenza, Padovae del Collio.
- Si tratta comunque di un quadro incompleto: mancano alcune zone di eccellenza del mondo del vino italiano, come la Valpolicella… vi posso però dire che il database si sta aggiornando e che nuove zone vengono aggiunte ogni anno… a voi la classifica.


gentile redazione, avrei bisogno di una delucidazione su i vigneti specializzati nella collina bresciana. a quali zone si riferisce? è possibile conoscere la fonte di tale classificazione? in attesa di riscontro ringrazio anticipatamente
La fonte, come specificato, e’ INEA, che e’ un ente pubblico.
Secondo me si tratta dei vigneti della Franciacorta… ma io naturalmente devo riportare fedelmente dalla fonte, altrimenti se mi sbagliassi contribuirei ad alimentare un errore!
Marco
ho recuperato questo articolo a distanza di tempo
utile e ben fatto
Complimenti
Grazie!
bacca