
Novembre non è stato un buon mese per le esportazioni italiane, anche se nei post precedenti avevamo messo in luce come il fine anno era particolarmente difficile per l’Asti, data la sua esposizione al mercato russo. I dati sono leggermente negativi per le esportazioni nel complesso, per la terza volta in 11 mesi, lasciando il saldo annuale a circa +1%. Dicembre sarà una base di confronto piuttosto difficile (+4% lo scorso anno). Possiamo dunque ipotizzare che i dati annuali preliminari sulle esportazioni saranno improntati alla stabilità dei valori poco sopra 5 miliardi di euro, e del volume intorno a 20 milioni di ettolitri. La pressione sui volumi sarà poi destinata a proseguire nel 2015 data la vendemmia scarsa del 2014, anche se ciò potrebbe essere compensato dall’euro debole. Ma andiamo a leggere insieme i numeri a fine novembre 2014.

- L’export totale tocca 487 milioni nel mese e 4.65 miliardi di euro da inizio anno. Il calo dell’1.1% in Novembre è da ascrivere alla combinazione di un calo dell’1.5% dei vini fermi, una riduzione del 3.5% dei vini sfusi e, lasciatemi dire, la “mancata crescita” degli spumanti, “solo” +0.7% in uno dei mesi più critici dell’anno. I volumi mensili sono cresciuti del 3% a 1.9 milioni di ettolitri.
- Spaccando ulteriormente i dati dentro la categoria degli spumanti è utile per capire che cosa succede nel segmento. Il problema sono le esportazioni di Asti che stanno crollando in due mercati chiave: la Russia e la Germania. Il mese di Novembre è a -20%, le esportazioni da inizio anno sono a -4.6% e replicare la crescita a doppia cifra di dicembre 2013 non sarà facile. In Russia c’è un anche problema di cambio. La sostanza è che le esportazioni si sono dimezzate in Novembre, e quindi calano di un buon 25% se si considerano i 12 mesi. La perdita di fatturato russa è completamente compensata dalla crescita della Lettonia, che potrebbe anche essere un “mercato di passaggio” per la Russia. Il problema è però più ampio, dato che a non crescere più è anche il mercato americano e quello inglese (-18%).
- Continua invece la crescita degli spumanti DOP, trainata dal Regno Unito (+48% nei primi 11 mesi), mentre il mercato americano (+24%) ha subito una battuta d’arresto nel mese. Tutto sommato le cose continuano ad andare bene, +13% nel mese e +25% sui 12 mesi.
- Terminiamo con un commento sui vini imbottigliati, dove tiene il mercato americano (+4% a Novembre, +3% da inizio anno a 865 milioni di euro), mentre rallenta la Germania (-5% a Novembre e +2.4% da inizio anno a 672 milioni di euro). Il mercato inglese subisce una pesante battuta d’arresto, a -17% in Novembre, che porta il saldo da inizio anno a -5%, ma la sua dimensione (401 milioni) è meno rilevante dei due grandi importatori. Gli altri due mercati importanti per il vino imbottigliato italiano, Canada e Svizzera, sono stati sostanzialmente stabili nel mese.



