Nuova Zelanda – produzione, superfici e settore vino – aggiornamento 2014

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La review 2014 dell’industria vinicola è gloriosa. Grazie al continuo incremento delle esportazioni, il vino è entrato nella top-5 delle esportazioni della Nuova Zelanda e grazie alla abbondante vendemmia 2014 (cresciuta di 0.7 milioni di ettolitri a 3.2 milioni) l’industria locale si attende un altro balzo delle vendite, dal valore corrente di circa 1.3 miliardi di dollari neozelandesi a 1.5 miliardi (in euro circa 1 miliardo). Le parole d’ordine per il futuro sono: reputazione, perché senza quella non si riuscirà a crescere all’infinito, e sostenibilità, con una proporzione di circa il 10% della produzione certificata organica e sostenibile. In conclusione, la Nuova Zelanda ha i mezzi economici e il prodotto per continuare a crescere, ma attenzione: la zona chiave per la nazione, Marlborough, non ha quasi più spazio di crescita dei vigneti e questo a un certo punto limiterà il potenziale di produzione e export… Andiamo a leggere qualche numero insieme.

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  • Il numero di aziende operanti nel vino e la superficie vitata sono rimaste entrambe stabili a 700 e 35mila ettari rispettivamente. Guardando i numeri in prospettiva l’avvertimento dell’impossibilità di crescere in modo indefinito appare ben riflesso nel trend degli ultimi anni che si è appiattito dopo la crescita tumultuosa del 2000-2010.
  • La resa per ettaro 2014 di 126 quintali ha portato a una produzione record di 4.4 milioni di tonnellate di uva e 3.2 milioni di ettolitri di vino, il 29% in più del 2013 e il 56%  in più di 5 anni fa.
  • Se i prezzi all’origine di 169 dollari al quintale si saranno mantenuti nel 2014 (c’è da dubitarne visto il balzo dei volumi ma facciamo questa ipotesi), il valore della produzione all’origine dell’uva balzerebbe a 7.5 miliardi di dollari locali, pari a circa 5 miliardi di euro, un bel numero, soprattutto confrontato con i 4.6 miliardi di dollari di 5 anni fa.
  • Il mercato internazionale per ora sembra rispondere. Nel 2014 (anno terminante a giugno) le esportazioni sono cresciute del 10% sia a valore (1.3 miliardi di dollari neozelandesi) che a volume (1.9 milioni di ettolitri). Il valore dell’export è di circa 7 dollari al litro (4.8 euro al litro), circa il doppio del nostro per intenderci, ed e rimasto sostanzialmente stabile nel corso degli ultimi anni.
  • Quello che sembra non seguire la crescita della produzione è invece il mercato locale, dove i consumi sono intorno a 20 litri pro capite (non male comunque), ma dove non si cresce più. Nel 2014 i consumi di vino locale in Nuova Zelanda sono calati del 3% a 0.5 milioni di ettolitri.
  • Chiudiamo con un cenno sui vitigni piantati. Il Sauvignon Blanc resta stabile a 20mila ettari vitati mentre continua a crescere il Pinot Nero (5560 ettari, +70). Il Pinot Grigio, protagonista di una forte crescita si è stabilizzato a 2400 ettari, preceduto dallo Chardonnay a 3200. Comunque, una nazione fortemente orientata alla produzione di vini bianchi!
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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