
Il primo grafico del post di oggi contiene in modo visibile il messaggio del post, che si focalizza sul “taglio” delle esportazioni italiane di vino fino a giugno 2014 in base alle diverse tipologie di prodotto per provenienza e categoria qualitativa. Stiamo qui parlando del vino imbottigliato, escludendo dunque sia vino sfuso (in cui le categorie sono nettamente più lasche), che gli spumanti. Ebbene, il vino DOP Piemontese sta accelerando in modo sostanziale. Nel primo semestre il trend che avevamo già notato a maggio quando analizzavamo i dati 2013 è proseguito intatto. Il forte interesse che si è creato (non so se a ragione o meno) sull’annata 2010 del vino Barolo si sta probabilmente ribattendo nel forte incremento delle esportazioni. La lettura che ne faccio io, che scrivo il blog, è che vedremo crescere in modo significativo i prezzi dei grandi vini piemontesi, se questo interesse dovrebbe continuare. Il che è una nota positiva per i produttori locali e per il valore delle loro terre (e negativa per chi come me è un consumatore affezionato di quei vini). Ma non perdiamoci in questioni filosofiche e leggiamo insieme i dati.

- Il dato semestrale del vino imbottigliato dava una crescita del 2% a giugno, per 1.83 miliardi di euro, con una crescita del 15% se misurata in modo cumulativo su 3 anni, quindi dal 2011 (primo semestre) al 2014 (primo semestre).
- Le varietà DOP con 875 milioni di euro crescono più lentamente (+1%), o forse sarebbe meglio dire che non crescono proprio. A far crescere l’export sono i vini IGP, e in particolari i bianchi IGP, i quali con il +12% del primo semestre (323 milioni) portano la categoria IGP a 622 milioni di euro nel semestre (+6%). Lasciando subito stare i vini varietali che noi italiani non abbiamo mai sfruttato, i vini da tavola imbottigliati sono una categoria relativamente importante a 318 milioni ma in leggero declino, sia nel 2014 che anche in un confronto su un arco temporale più significativo.
- I vini piemontesi sono con 105 milioni di euro in crescita del 17%. Su un orizzonte di tre anni, cumulato, siamo a +41%. Se ci allarghiamo a 4 anni la crescita annua è al 15% annuo, il doppio di quella dei vini toscani rossi DOP (+8%) e veneti DOP (+7%).
- Come sapete siamo in grado di tracciare solo 3 regioni italiane, Toscana, Veneto e Trentino Alto Adige per quanto riguarda le esportazioni di vino DOP. Delle tre il Trentino è quello che sta andando un po’ meglio (ma con numeri in valore assoluto più limitati), con una crescita nel semestre del 4% a 83 milioni di euro, mentre per la Toscana siamo a +3% a 250 milioni di euro e invece per il Veneto segnaliamo un valore negativo del 4% a 164 milioni di euro, causa il calo delle esportazioni di vini bianchi DOP (-20% a 45 milioni di euro).



[…] sempre prezioso blog I numeri del vino propone in queste ore alcuni dati statistici di grande interesse sull’andamento dell’export […]
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