Le bilance commerciali del vino – aggiornamento 2013

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Oggi sfrutto i dati del GTA Atlas che ha pubblicato ISMEA recentemente per fare il punto sulla bilancia commerciale del mondo del vino. Come voi sapete, il commercio internazionale di vino e’ un mercato gigantesco, pari a circa 100 milioni di ettolitri e 25 miliardi di euro. Sappiamo tutti chi sono i grandi esportatori (Francia, Italia, Spagna in primis, poi Cile e Australia), sappiamo anche chi sono i grandi importatori, cioe’ i grandi paesi anglosassoni come USA e Regno Unito, ma non parliamo mai della “bilancia commerciale”, cioe’ di come si muovono i saldi netti di import-export per paese. Ebbene, con questi dati pur leggermente incompleti perche’ le esportazioni e le importazioni di qualche paese con volumi marginali non sono listati (lo trovate in carattere italico nella tabella), possiamo farci una idea decente. E il risultato ci vede saldamente primi come volumi (17.6 milioni di ettolitri contro i 16 della Spagna) e secondi come valore (4.7 miliardi di euro nel 2013 dopo la Francia a 7.1 miliardi). Ma soprattutto ci vede primi come trend tra i grandi esportatori, avendo realizzato una crescita anche nel 2013 quando gli altri paesi hanno visto la bilancia commerciale stabilizzarsi. Solo frutto del nostro export? Non proprio, l’economia interna debole ha aiutato a mantenere sotto controllo le importazioni. E dall’altra parte chi c’e’? Il Regno Unito che di vino non ne produce e ne riesporta ben poco. Andiamo ai numeri.

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  • Come dicevamo la bilancia commerciale e’ saldamente positiva per i paesi europei, in primis la Francia con 7.1 miliardi di euro e 9.2 miliardi di ettolitri, seguita dall’Italia con 4.7 miliardi e ben 17.6 milioni di ettolitri. La Spagna segue a grande distanza sui valori (2.3 miliardi) non sui volumi (16m/hl).
  • Tra i paesi del nuovo mondo il Cile si e’ chiaramente staccato dagli altri, con 1.4 miliardi di euro e 9 milioni di ettolitri, mentre sorprendentemente Australia e Nuova Zelanda non sono cosi’ distanti, entrambe a circa 800-900 milioni di euro, con una leggera differenza: che l’Australia ha un saldo sui volumi di quasi 4 volte superiore a quello neozelandese.
  • Il saldo piu’ negativo spetta invece al Regno Unito con 3.1 miliardi di euro e 11 milioni di ettolitri di importazioni nette, seguito dagli USA con 2.8 miliardi (nonostante 1.2 miliardi di euro di esportazioni, secondo GTA). Terzo mercato per saldo negativo e’ la Germania con 1.5 miliardi (ma con volumi di 11 milioni di ettolitri).
  • Ma come si sono mossi nel tempo questi numeri? Le due tabelle finali aiutano ad andare un po’ in profondità sull’argomento. Tra i paesi esportatori, l’Italia ha aumentato la propria bilancia commerciale del 15% in due anni, contro un +9% del leader francese e il +12% della Spagna. Il Cile ha fatto un po’ meglio, apparentemente (non conosciamo il dato di import). Tra gli importatori, il trend delle bilance commerciali viaggia all’unisono intorno a un +10% nei quattro principali mercati, Regno Unito, USA/Canada e Germania. In Asia, aumenta di oltre il 20% in Giappone per via presumibilmente del cambio, mentre la Cina segna un incremento da 1 a 1.14 miliardi del suo deficit tra il 2011 e il 2013.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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