
Tocca alla valle d’Aosta, in questo venerdì sera. Sarò breve. Il censimento ci segnala 463 ettari di vigneto in Valle d’Aosta, di cui 301 DOC e 162 di altri vini (perlopiù non identificati in termini di vitigno ma lasciati “vaghi”). La valle d’Aosta non ha province e dunque il tutto è più semplice. A differenza di quanto si potrebbe immaginare, i vitigni a bacca rossa sono più rappresentati di quelli a bacca bianca. Vediamo insieme.
- Dei 463 ettari vitati, circa 74 sono coltivati a Petit Rouge, 44 a Nebbiolo, secondo vitigno, mentre il Prié blanc con 29 ettari è il più importante vitigno bianco. Precede altri due vitigni rossi, il Pinot Nero e il Fumin. Chardonnay, Petit Arvine e Moscato vengono subito dopo.
- Nonostante una penetrazione DOC soltanto del 65%, se volte farvi un’idea più chiara vale la pena soffermarsi su questo insieme, dato che i vitigni non DOC sono quasi non censiti. Restringendo il confronto, i primi 5 vitigni rappresentano il 54% del totale, con il Petit Rouge che rappresenta il 19% del totale, il Nebbiolo il 10% e Priè blanc e Nebbiolo il 9% ciascuno.

