
La Liguria è una delle ultime regioni da affrontare per completare il “giro” del censimento 2010. Secondo ISTAT i vigneti in produzione avevano una superficie di 1538 ettari, dei quali 848 a DOC/DOCG e i rimanenti 690 in IGT o vini da tavola. La suddivisione per provincia, per quanto riguarda i vigneti DOC, vede La Spezia con 324 ettari, seguita da Imperia con 265, poi Savona con 183 e infine Genova con soltanto 75 ettari. La Liguria è una regione di viti a bacca bianca, con il Vermenino a dominare la costa di Levante e il Pigato quella di Ponente. Le varietà a bacca rossa degne di nota e “autoctone” sono veramente poche: il Rossese probabilmente è l’unico che non si trovi coltivato in modo significativo in altre regioni… andiamo a guardare i numeri insieme…

- Il vitigno più importante è il Vermentino, e su questo ci ricolleghiamo di nuovo a quanto detto la scorsa settimana parlando di vendite nella GDO e di Sardegna. E’ un prodotto in forte crescita. Gli ettari in Liguria sono 351, dei quali ben 268 a DOC, con una penetrazione quindi della DOC del 76%, ben superiore alla media del 55% della regione. La principale provincia è La Spezia, dove il Vermentino è poco meno della metà della produzione DOC, rispetto al peso di un terzo che ha nella regione.
- Dopo il Vermentino, che rappresenta il 23% dei vigneti liguri, viene il Pigato, altro vitigno a bacca bianca, con il 13% del totale, poco meno di 200 ettari. In questo caso, la penetrazione della DOC è ancora superiore, dato che tocca il 90%. Se il Vermentino è il vitigno di La Spezia, il Pigato è il vitigno chiave della riviera ligure di Ponente, essendo principalmente coltivato a Savona e Imperia (soprattutto nella prima, dove rappresenta oltre la metà delle coltivazioni DOC).
- A Imperia troviamo invece il principale vitigno a bacca rossa della regione, il Rossese, 152 ettari, il 10% del totale, anche in questo caso con netta prevalenza delle DOC, 77% del totale. Il rossese è praticamente un vitigno monoprovincia, dato che soltanto pochi ettari sono vitati fuori da Imperia.
- Dopo questi 3, che rappresentano il 46% della superficie vitata, ci sono 4 vitigni di una certa importanza “relativa”, cioè intorno al 4-5% del totale, che sono il Dolcetto, l’Albarola, il Sangiovese e il Bosco bianco, e poi una lista molto lunga di vitigni con meno di 50 ettari vitati.

