I dati 2012 prodotti da ISTAT mostrano infine una ripresa nella produzione di vino nel Lazio in volume, cosa sconosciuta per diversi anni ormai. Come avevamo avuto modo di commentare in passato, la regione si muove lungo un percorso virtuoso, fatto di focalizzazione sui vini di qualità ma anche di ritorno alle tradizioni regionali, che sono i vini bianchi. I dati 2011 di Federdoc sono ancora in ribasso, per quanto riguarda le 3 grandi DOC regionali, Castelli Romani, Marino e Frascati, che insieme producono circa 300mila dei 440mila ettolitri di DOC che ISTAT prevede per il 2011. Andiamo ai dati.
- La produzione di vino regionale inclusa nel dato nazionale per il Lazio nel 2012 è di 1.36 milioni di ettolitri, in crescita del 13%. I dati provinciali sono difficilmente commentabili, perchè portano a un totale di un buon 10-15% in più, ma sembrerebbe che il maggior beneficio in termini di maggiori volumi proverrebbe dalla provincia di Roma.
- Se guardiamo alla tabella delle superfici provinciali 2010 ISTAT, proprio la provincia di Roma è quella che concentra le maggiori superfici DOC regionali, circa 4mila ettari sui 7mila totale, quando invece è meno rappresentativa delle superfici IGT e vini da tavola, soltanto un terzo del totale. Questa differenza nella struttura del vigneto supporterebbe quindi la considerazione che è la provincia di Roma a “tirare il recupero”, basato come abbiamo detto su vini DOC e vini bianchi.
- Il recupero nella produzione DOC del 2012 sembrerebbe prodigioso, da 440mila ettolitri a 724mila, +65%. Il dato di oltre 1m di ettolitri del 2005 è un lontano ricordo ma certamente il balzo è significativo. Vedremo il prossimo anno se viene supportato dai dati per DOC di Federdoc. Anche gli IGT crescono, del 25%, a 206 a 258mila ettolitri, mentre i vini da tavola crollano di un ulteriore 30% e scendono sotto 400mila ettolitri, ormai meno del 30% della produzione regionale, per il 53% a DOC e il 19% a IGT.
- I vini bianchi sono stimati da ISTAT all’80% della produzione 2012 contro il 76% del 2011, implicando un incremento in valore assoluto del 19%, da 0.9 a 1.1 milioni di ettolitri. Per differenza, i rossi e rosati sono in leggero calo (-5%).
- I dati Federdoc sono invece riferiti al 2011 e ci indicano un dato meno completo degli anni scorsi, in quando mancano diverse piccole DOC all’appello. Inoltre, la DOC Orvieto è rilevata nella sua totalità, mentre negli anni passati soltanto 7-8mila ettolitri degli oltre 100mila erano prodotti in regioni. Limitiamo quindi il commento alle DOC principali, di cui abbiamo i dati.
- La DOC principale, Castelli Romani è in calo del 12% a 157mila ettolitri, il minimo dal 2005 a questa parte. Lo stesso ragionamento vale per Frascati e Marino, rispettivamente giù del 15% e del 13% a 88mila e 54mila ettolitri. Queste tre DOC messe insieme fanno 300mila ettolitri, e se i dati ISTAT sono corretti, il totale prodotto nel 2011 è stato circa 440mila: sono questi tre i nomi sui quali varrebbe la pena di concentrare lo sforzo promozionale.