Vini rosati: produzione, consumo e commercio estero – dati France Agrimere 2011

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France Agrimere ha prodotto un rapporto molto interessante che riassume i numeri dei vini rosati, che sono spesso una specie di categoria “trascurata” per la loro scarsa rilevanza nel mondo del vino. Infatti, rappresentano meno del 10% della produzione totale mondiale di vino. Il segmento però ha un dinamismo forse superiore alle altre categorie, anche in prospettiva (data la propensione del prodotto a essere consumato come aperitivo). Inoltre, ci sono delle peculiarità non indifferente. Per esempio, che la Francia ne produce quasi il 30% del totale ma non è in grado di soddisfare la domanda interna che rappresenta una quota a mio avviso colossale del consumo totale di vino (oltre 7 milioni di ettolitri su un consumo stimato a poco meno di 30 milioni di ettolitri). O per esempio che gli americani sono dei fans del vino rosato (non come i francesi!) e che invece gli italiani ne bevono pochissimo e quindi la maggior parte della produzione viene esportata… bene leggete i particolari allora!

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  • Si producono nel mondo 23-24 milioni di ettolitri di vini rosati, un livello sostanzialmente stabile negli anni (per questo non abbiamo messo un grafico). L’80-85% della produzione si concentra in 5 paesi. Il leader, la Francia, con circa 6.5 milioni di ettolitri, seguita da Italia a 4.7 miloni di ettolitri, USA 3.5 milioni e Spagna 3.1 milioni e poi Germania con circa 1 milione di ettolitri.
  • Dal punto di vista dei consumi, invece, le cose cambiano un bel po’, sostanzialmente perchè noi italiani non ne beviamo tanto, mentre sia i francesi che gli americani ne bevono molto. In Francia si raggiunge il paradosso del maggior produttore mondiale che è costretto a importare prodotto dall’estero per poter soddisfare i bisogni. Tra i grandi consumatori di vino rosato vanno anche annoverati gli inglesi, con il 6% del totale (naturalmente tutto importato) e i Russi che però se ne producono circa la metà in casa.
  • Anche gli USA come dicevamo sono forti consumatori, con circa 3 milioni di ettolitri, che sono completamente coperti dalla produzione di 3.5 milioni.
  • In Germania succede come in Francia, cioè si produce soltanto il 70% di quello che si beve. La Germania è un caso però particolare, dato che si beve circa il doppio di quello che si produce. In questo caso, quindi si potrebbe ben dire che nel campo dei rosati i tedeschi sono più autosufficienti che gli altri produttori.
  • L’Italia produce vini rosati sostanzialmente a scopo esportazione, dato che della produzione di 4.7 milioni di ettolitri, soltanto 1.1 milioni vengono consumati, se ne importa pochissimo (0.1 milioni di ettolitri) e addirittura 3.6 milioni di ettolitri viene esportato.
  • Un’ultima considerazione. Pare abbastanza curioso che paesi che hanno storicamente prodotto per l’esportazione come Australia e Cile, producano così poco vino rosato nonostante l’importanza del prodotto nel mercato americano (circa il 10% dei consumi). Infatti Australia e Cile producono rispettivamente 244mila ettolitri e 175mila ettolitri, una goccia nel mare dei 24 milioni di ettolitri…
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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