
In questo inizio d’anno ( a proposito, buon anno), ritorniamo sull’azienda spumantistica tedesca Schloss Wachenheim (SW) con i risultati dell’anno fiscale 2011/2012. L’esercizio si è chiuso con un buon progresso commerciale in Europa occidentale, e in particolare nel mercato francese. I margini si sono però contratti a livello consolidato, sia perchè la parte più profittevole del business, l’Est Europa, ha subito un calo, sia perchè il margine industriale è sceso. Tutto ciò nonostante i progressi sul mercato tedesco. Il quadro sembra piuttosto chiaro: l’andamento aziendale non è così soddisfacente, anche considerando che nel primo trimestre 2012/13 le vendite hanno invertito la direzione, causa il regresso dei consumi. Andiamo nel dettaglio.

SW ha generato vendite per 293 milioni di euro nell’esercizio, con un +5% che si spiega essenziamente con il forte incremento in Francia (+13%) e nei vini spumanti (+7%). Francia, Germania e Europa dell’Est sono essenzialmente al medesimo livello, con 99 milioni di fatturato per le prime due e 102 per l’Europa dell’Est. Gli spumanti rappresentano 174 milioni di fatturato, con altri 54 derivanti dai vini fermi e 65 milioni negli altri business (tra cui i prodotti senza alcol). L’andamento dei volumi, +5% a 232 milioni di bottiglie, è molto simile a quello del fatturato, che indica una prezzo-mix stabile.
Come vi ho anticipato, i margini sono in discesa. Il margine industriale scende dal 41.5% al 40.2% dopo il progresso degli anni recenti. In valore assoluto passa da 116 a 118 milioni di euro. I costi commerciali e di distribuzione crescono del 2%, il che porta il MOL a essere sostanzialmente stabile al 9% delle vendite. I margini sono in salita in Germania ma in discesa nei mercati esteri del gruppo. In Francia l’aumento delle vendite è vanificato dal calo del margine, mentre in Est Europa, l’utile operativo scende in valore assoluto da 9.5 a 7.2 milioni di euro, -24%. L’esercizio chiude con un leggero calo dell’utile netto a 8.8 milioni di euro.
La struttura finanziaria è in leggero deterioramento, con un debito di 79 milioni, in crescita dai 72 del 2011. Ciò implica un peggioramento del rapporto debito/MOL da 2.6x a 2.9x.
Infine, un aggiornamento sul primo trimestre dell’esercizio 2012/13, che mostra un deterioramento dei risultati. Le vendite scendono del 3% da 68 a 66 milioni di euro, l’utile operativo da 5.1 a 3.9 milioni di euro e l’utile netto passa da 2.3 a 1.6 milioni di euro. Tengono le vendite in Germania, mentre cede la Francia del 3% e l’Est Europa del 6-7%. Gli utili invece calano in tutte le divisioni.


Marco, sei un drago.
Dati utilissimi, leggibilissimi, scaricabili!!!
Grazie anche a nome dei produttori che indegnamente rappresento
Roberto
Grazie Roberto, questo post sull’azienda tedesca e’ sempre una sfida a causa del tedesco, che non conosco per nulla e che quindi mi mette sempre in difficolta’. Ogni volta che riprendo in mano questo bilancio e’ come se ricominciassi quasi da capo: non ci capisco una bega.
Come un drago, il cervello si surriscalda ed esce il fumo dal naso!
🙂
bacca