Dunque, l’anno scorso mentre commentavo i dati sui consumi di vino “teorizzavo” che il 2011 sarebbe stato l’anno del sorpasso degli USA sulla Francia. Ora, questi dati chiaramente mi smentiscono, perché, e questo è il punto del post, sembra che in Francia si siano sforzati a bere di più per non essere sorpassati. Eppure, sembrava esserci una tendenza: 33 milioni di ettolitri nel 2006, poi 32, 31, 29 (crisi), 28… e bum! Di nuovo 30. Esiste una corrente di pensiero, gli “scettici”, che dicono che non si possono fare previsioni perché avendo a che fare con la natura umana le reazioni sono imprevedibili e quello che ti sembrava normale ieri potrebbe non esserlo oggi. Ma qui siamo di fronte a un vero e proprio “caso del tacchino nel giorno del ringraziamento”, il quale si abitua a mangiare tutti i giorni “gratis”, ma un certo giorno invece di nutrirlo il padrone lo trasforma in un pasto. Bando agli scherzi, la seconda conclusione più seria è che secondo OIV (toh, è basata a Parigi), i consumi di vino non si schiodano da 240 milioni di ettolitri e che i 10 milioni di ettolitri perduti durante la crisi non sono stati per ora recuperati… E poi guardate bene il grafico qui di sopra con i consumi pro-capite contro la dimensione del mercato: se i francesi non sono passati dietro agli americani quest’anno lo fanno il prossimo anno (sarò smentito di nuovo)?
- Ripartiamo dai 240 milioni di ettolitri, che sono localizzati il 12% in Francia e USA ciascuno, il 10% in Italia, l’8% in Germania, il 7% in Cina. Quindi la Cina continua a scalare la classifica e con 17 milioni di ettolitri è il quinto mercato. Se il ritmo attuale di circa 1 milione di ettolitri all’anno di crescita è confermato, potrebbe quasi compensare il crollo del mercato italiano.
- Proprio il mercato italiano è accreditato di una riduzione molto significativa del consumo, da 24.6 milioni a 23 milioni.
- Sembra invece decelerare il calo in Spagna, che ha tenuto la soglia dei 10 milioni di ettolitri, mentre sono sostanzialmente stabili sia la Germania che il Regno Unito (qui i dati sono più volatili), a quasi 20 circa 13 milioni di ettolitri rispettivamente.
- Vi sottolineo i dati brasiliani, dove il consumo è stimato a 3.7 milioni di ettolitri, in crescita dai 3.5 del 2010.
- Tornando a quanto dicevo nell’introduzione vi posto anche una stima preliminare dei consumi pro-capite di un po’ di paesi di cui ci sono i dati (in alcuni casi ho usato i numeri del 2010). Il divario tra Italia e Francia sta diventando piuttosto importante: da 48 a 38 litri pro-capite, tale da far cessare il luogo comune che in questi due paesi si beve all’incirca lo stesso quantitativo di vino.
- Infine, un grafico sul lungo termine: peggio dell’Italia c’è Spagna e Ungheria dal punto di vista dei consumi mentre, a guardar bene, meglio della Cina nel lungo termine ha fatto la Svezia. Peccato che gli svedesi sono 4 gatti…
Ciao Marco, molto interessante.Anch’io, dall’analisi statistica regressiva, ritenevo che gli States avrebbero superato la Francia l’anno scorso; succederà quest’anno, se così non fosse, ci sbaglieremo in due…! Purtroppo in Italia continua il calo dei consumi di vino e aumentano quelli della birra ( settore nel quale ho lavorato per 13 anni in gioventù !) e penso che tra pochi anni ci sarà il sorpasso dei consumi di quest’ultima sul vino, come già avvenuto in Spagna e Francia….
Ciao Emilio,
i francesi ci seguiranno, vedrai.
Invece io non sono cosi’ preoccupato del confronto birra-vino che viene fatto. Trovo la birra un prodotto “inferiore” sia per qualita’ media del prodotto ma soprattutto per le caratteristiche nutrizionali che ha. E’ secondo me fuori di dubbio che dal punto di vista dietetico un consumo costante di birra e’ particolarmente difficile da inserire in una dieta equilibrata, quando cio’ non e’ vero per il vino.
Vedremo, certamente il vino e’ in una fase di transizione degli stili di consumo che determinera’ un mercato completamente diverso. Il vino sta andando nella direzione della birra, mentre non sta succedendo viceversa. Ho in canna un buon articolo da pubblicare sui consumi di vino…
A presto
Marco
Ciao Marco,
Tanto per iniziare ti ringrazio per i tuoi interessantissimi post! Sto scrivendo la mia tesi di laurea sul mercato interno e di export del vino italiano ed il tuo sito si sta rivelando utilissimo. Mi chiedevo se riguardo questo articolo in particolare tu avessi o potessi suggerirmi dove trovare dei dati in valore da affiancare a questi dati sui volumi. In particolare mi sto concentrando sui vini di medio alto livello quindi sarebbero utilissime informazioni sulla domanda/consumo in Italia e nel mondo di bottiglie oltre determinate soglie di prezzo unitario.
Grazie mille!!
Giulio
Ciao Giulio,
grazie per l’apprezzamento. Purtroppo sono in difficolta’ relativamente a soddisfare la tua richiesta. Esistono dati qua e la’ relativamente alle vendite di vino oltre certe soglie di prezzo, ma non documenti unitari. Per esempio, sul blog sono pubblicati i dati di Mediobanca sulle vendite dei grandi vini, piuttosto che i dati sulle vendite di vino americano (quelle un po’ meno recenti) sulle vendite, ma nulla che possa far “creare” un campione mondiale…
bacca
[…] 6 – I consumi di vino nel mondo – stima OIV 2011 […]