Produzione di vino in Italia nel 2011 – fonte: ISTAT

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ISTAT ha pubblicato il dato sulla produzione di vino in Italia, che scende a 40.6 milioni di ettolitri, con un calo del 9% rispetto al 2010, come da innumerevoli commenti è stato osservato. In aggiunta a questa produzione va considerato un ammontare di circa 2 milioni di ettolitri di mosto, stabile rispetto allo scorso anno. Le principali conclusioni sono: (1) che contina la discesa produttiva, concentrata quasi interamente nel centro sud, con un particolare cenno a Sicilia e Puglia; (2) che cresce la produzione di vini a denominazione, che con gli IGT sono sopra il 70% del totale; (3) che i vini bianchi (inclusi spumanti) hanno per la prima volta nella storia superato la produzione dei vini rossi. Eccovi tutti i commenti in dettaglio.

  • La produzione di 42.7 milioni è il 9% sotto il 2010 e il 11% circa al di sotto della media 2000-2010 come riportata storicamente da ISTAT. Secondo ISTAT, tale produzione deriva da 59 milioni di quintali di uva, in calo del 10% rispetto al 2010 e del 14% sotto la media del decennio precedente.
  • La quota di vini DOC/DOCG (sul totale vino escluso mosti) è in costante crescita relativa. La produzione 2011 ha raggiunto 15.1 milioni di ettolitri, con un calo rispetto ai 15.8 milioni del 2010, ma rappresenta oggi il 37% della produzione totale contro il 35% del 2010 e il 31-32% di 5 anni fa. Lo stesso discorso vale per i vini IGT, che sono oggi al 33% della produzione totale, cioè 13.6 milioni di ettolitri nel 2011: anche loro calano del 3% circa in valore assoluto ma crescono in termini relativi. Il complemento a 100 sono i vini da tavola, la cui produzione, presumibilmente grazie agli espianti è crollata del 20% a 12 milioni di ettolitri (15 milioni nel 2010) e oggi rappresenta il 29% della produzione nazionale; nel 2005 (il primo anno di cui ho i dati) erano il 42%.
  • È questo anche il primo anno in cui i vini bianchi hanno superato i vini rossi in termini produttivi: 20.4 milioni di ettolitri, -8%, contro 20.2 milioni di ettolitri, -10%. Anche in questo caso parliamo di una tendenza consolidata che anno dopo anno sta emergendo, presumibilmente legata agli stili di consumo e alla crescente produzione di vini spumanti, tipicamente bianchi.
  • La geografia della produzione ci riporta sulle solite considerazioni degli anni scorsi: il calo della produzione è molto visibile al Sud e al Centro Italia, mentre al Nord se la vendemmia è stata peggiore del 2010 la produzione non si discosta più di tanto dai valori storici.
  • Al nord, cala del 10% la produzione in Piemonte, mentre muovendo da Ovest verso Est si trovano dati via via migliori, con un -3% in Lombardia e Trentino Alto Adige, il +4% del Veneto, e con l’eccezione del -5% del Friuli dove però lo scorso anno la produzione era stata molto elevata. Nel Nord la produzione è in calo del 10% ma il trend è stabile e nel 2011 si è prodotto esattamente lo stesso vino della media degli ultimi 10 anni.
  • Scendendo la penisola i dati peggiorano. Ancora nel Nord e passando per il centro, in Emilia la produzione scende del 2%, in Toscana del 13%, nelle Marche del 20%. Segni di stabilizzazione sembrano intravedersi in Lazio, dove però si produce la metà che negli ultimi 10 anni. I dati sul Centro Italia segnano un calo del 10% sul 2010 a 5.3m milioni di ettolitri e del 25% sulla media storica.
  • Al Sud i dati sono ancora peggiori, con un -17% sul 2011 e un -22% sulla media storica. Come per il centro Italia siamo sui minimi storici, di circa 15.7 milioni di ettolitri. Le due grandi regioni produttive Sicilia e Puglia sono crollate del 15-20%, con rispettivamente 4.8 e 5.7 milioni di ettolitri di vino e mosti prodotto nel 2011. Lo stesso dicasi per l’Abruzzo, -25% a 2.3 milioni di ettolitri.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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