Canada – importazioni di vino 2011

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Facciamo il punto sulle importazioni di vino in Canada grazie ai dati di Industry Canada. Il Canada è un paese molto interessante per gli esportatori di vino, perché accoppia una cultura evoluta relativamente al vino a uno scenario macroeconomico interno molto meno preoccupante di altri mercati. È un mercato molto competitivo, anche perché rappresenta il mercato naturale di sbocco del vino USA. L’Italia ha mostrato dei numeri nel 2011 allineati all’andamento del mercato (in valuta locale, come tutti i dati che sono mostrati in questo post), ma ha perso un pò di terreno contro la Francia, dopo che quest’ultima aver perso quota di mercato nel 2009 e 2010. Nel segmento dei vini imbottigliati, dove avevamo leggermente superato la Francia siamo tornati secondi, mentre nel segmento degli spumanti i numeri crescono velocemente ma la distanza è incolmabile.

 

  • Le importazioni di vino in Canada sono state 1.9 miliardi di dollari canadesi in crescita dell’8% sul 2010 e del 6% annuo circa sugli ultimi 5 anni. Il segmento degli spumanti, che è molto piccolo, cresce del 10% circa nel 2011 e dell’8% nel quinquennio.
  • La Francia è il leader, anche perché una parte del Canada è molto legato alla lingua e tradizioni francesi con 434 milioni di dollari di export, in crescita del 13%. La sua quota di mercato torna al 23%, contro il 22% del 2010. Resta comunque largamente sotto il livello del 25-26% di qualche anno fa.
  • L’Italia dicevamo è al secondo posto con 380 milioni di dollari di esportazioni e una quota di mercato del 20%, ormai stabile dal 2009 e circa l’1% sopra il livello di 5 anni fa. Rispetto alla Francia la differenza è quasi completamente dovuta ai vini spumanti (alla fine del post trovate il dettaglio). In questo segmento la Francia esporta per 63 milioni contro i nostri 23 milioni. La distanza di 40 milioni è molto vicina a coprire la differenza delle esportazioni totali.
  • I dati europei sono confortanti, in quanto a differenza degli anni scorsi non sono stati aiutati dal cambio come è successo nel 2009. Invece, tutta una serie di paesi del nuovo mondo, come Cile e Australia hanno subito un rallentamento derivante dalla forza delle loro valute.
  • Gli USA sono la terza forza tra le importazioni di vino del Canada. Sono anche il vero attore in crescita: nel 2011 le esportazioni verso il Canada sono salite del 18% e il ritmo sui 5 anni è largamente superiore a Francia e Italia (13% contro +3% e +7% rispettivamente). Gli USA si sono anche avvantaggiati del pesante rafforzamento del dollaro canadese sul dollaro americano.
  • Un punto lo merita invece l’Australia, che continua a perdere posizioni. L’export continua a calare: nel 2011 -3% a 250 milioni di dollari. Lo stesso osservabile sul quinquennio (ma in realtà concentrato nel 2008). Dopo l’Australia, vale la pena menzionare due prodotti in crescita significativa: il vino spagnolo e quello neozelandese.

 

 

 

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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