La superficie vitata in Italia – aggiornamento 2010 – censimento ISTAT

nessun commento

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

fonte: censimento agricoltura ISTAT 2010
Cominciano a uscire i dati del censimento agricoltura ISTAT 2010. Oggi approfondiamo il tema delle superfici vitate, che in Italia nel 2010 erano scese a 632mila ettari, -12% rispetto a 10 anni fa. L’andamento e’ pero’ molto difforme, regione per regione, tanto che ci sono state due regioni, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, che hanno addirittura aumentato la superficie vitata del 10%, mentre altre regioni molto importanti come il Veneto sono rimaste stabili.

[wp_bannerize group=”ADSENSE”]

• Il calo del 12% si e’ verificato soprattutto in Centro Italia (-18%) e nel Sud-Isole (-16%), contro un calo del 3% nel nord Italia, prevalentemente concentrato nel Nord Ovest.
• In prospettiva storica, cioe’ dal 1982 a oggi, l’Italia ha perso il 45% del suo vigneto. Il calo e’ stato del 30% nel Nord e del 50-55% nel Centro Italia e nel Sud.
• Le tre principali regioni vinicole del Nord hanno avuto un comportamento piuttosto variegato. Il Piemonte ha continuato a espiantare, -12% a 47mila ettari, mentre il Veneto ha mantenuto le superfici stabili a 74mila ettari. In mezzo, l’Emilia Romagna e’ calata del 7% a 56mila ettari. Come dicevamo, in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia le superfici sono invece aumentate dell’11% e del 10% rispettivamente.
• Nel Centro, c’e’ una divaricazione tra la Toscana, che perde soltanto il 3% a 57mila ettari, e le altre regioni, tutte in forte calo salvo l’Umbria (-15%). Nel Lazio il vigneto si e’ quasi dimezzato negli ultimi 10 anni ed e’ calato del’78% nell’arco degli ultimi 30 anni.
• Nel Sud qualche conferma e qualche sorpresa. La sorpresa e’ che la Sicilia ha ridotto le superfici soltanto del 9%, e resta quindi saldamente la regione italiana con piu’ vigneto. L’altra grande regione del Sud, la Puglia, subisce un calo del 13% e scende per la prima volta sotto i 100mila ettari. L’Abruzzo cala del 12% a 31mila ettari. Tutto il resto invece crolla: i cali, come potete vedere dalla tabella, sono nell’ordine del 30%.
• Tra i grafici che vi posto, vi invito a osservare i due con i cali rispetto al 2000 e al 1982. Soltanto il Trentino Alto Adige e’ riuscito a incrementare il suo vigneto anche in prospettiva storica, mentre in Friuli Venezia Giulia il calo e’ stato piuttosto limitato (-5%). Tutto il resto del paese ha visto cali tra il 25% e l’80%.

Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco Baccaglio

Print Friendly, PDF & Email
Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>