
Torniamo oggi a parlare di Argentina per presentare i dati di produzione 2011. L’Argentina del vino e’ interessante per una serie di motivi: da un lato ha una strategia molto focalizzata su un paio di prodotti (Malbec e, nel futuro, Torrontes), dall’altro e’ un paese che ha comunque una produzione di vino di tutto rispetto (15m/hl), con un flusso di export non gigantesco (3.5m/hl) ma di una qualita’ media piuttosto significativa (per andare al punto, esportano a un prezzo medio superiore all’Italia). Passiamo dunque in rassegna i dati produttivi 2011:
• La produzione di vino e’ scesa del 5% nel 2011 a 15.5m di ettolitri, cui si sono aggiunti 6.2m di ettolitri di mosto (quest’ultimo in crescita rispetto ai 3.5m dell’anno precedente).
• Per quanto in calo, la produzione di vino 2011 e’ del 5% superiore alla media degli ultimi 5 anni.
• La produzione di vino rosso resta preponderante e in crescita (+5% a 9.6m di ettolitri), contro un calo del 18% della produzione di vino bianco (5.3m/hl). I vini rosati restano marginali (0.5m/hl).
• La produzione di Malbec continua a crescere: in termini di uva prodotta, il Malbec ha raggiunto il primo posto in Argentina con 3m di quintali di uva prodotta sui 15 totali relativi ai vini di qualita’. Rappresenta dunque il 19% della produzione totale e il 28% di quella dei vini rossi. Negli ultimi 5 anni la produzione e’ cresciuta dell’8% annuo, con un +22% messo a segno nel 2011.
• Il secondo vitigno resta la Bonarda, con 2.6m di quintali, stabili rispetto a 5 anni fa e in recupero rispetto all’anno scorso. Si puo’ dire che non ci sono altri vitigni che mostrino tendenze particolarmente significative tra i rossi.
• La “cura Malbec” dovrebbe essere nei bianchi applicata al Torrontes, di cui se ne produce circa 1.3m di quintali (uva). In realta’, come mostra la tabella, di tendenze chiare non ce ne sono. La produzione era molto simile a quella attuale 5 anni fa: si nota soltanto un forte recupero nel corso del 2010-11. Invece, sebbene con produzioni limitate, il sauvignon blanc (+15% annuo in 5 anni) e in misura minore lo chardonnay (+3%) sembrano mostrare delle solide tendenze di crescita.
• La crescita della produzione di mosto e’ piuttosto incomprensibile nel quadro vinicolo del paese, anche se cio’ rappresenta un fenomeno che non viene piu’ considerato nemmeno da OIV: la produzione e’ soltanto quella di vino e sono i 15.5 milioni di ettolitri di cui abbiamo detto.


