Cantina di Castelnuovo del Garda – risultati 2010/11

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La Cantina di Castelnuovo del Garda ci ha inviato il bilancio chiuso al 31 luglio 2011. Ho redatto con piacere una breve analisi dei dati. In generale, i risultati della cantina sono stati ottimi. I volumi prodotti e commercializzati sono cresciuti e, essendo una cooperativa, la remunerazione dei soci e’ cresciuta di circa il 16% a 6.4 miloni di euro, all’incirca equamente distribuito tra un aumento dei volumi e dei prezzi. Proprio su quest’ultimo punto vale la pena soffermarsi: l’incremento dell’8% del valore di liquidazione delle uve a 35centesimi al chilo rappresenta una specie di punto di svolta rispetto all’andamento negativo degli ultimi due anni: ci stiamo riavvicinando al record di 37cents toccato nel 2008, proprio prima della crisi.
Passando al resto, vale la pena di soffermarsi su qualche punto:
• Le vendite sono salite del 10% a 13.7 milioni di euro, con un aumento del 9.6% in Italia e un balzo del 18% per le vendite estere. La cantina resta prevalentemente legata all’Italia, ma le vendite all’estero sono passate da “quasi niente” nel 2007 al 20% attuale. Nel 2011 la cooperativa ha cominciato a vendere vino al di fuori dei confini europei.
• La maggiore disponibilita’ di volumi ha determinato una ripresa delle vendite di vino sfuso, che e’ cresciuto del 13% a 7.5 milioni di euro, con un leggero calo (-2%) del prezzo medio di vendita a 47cents al litro.
• Le vendite di vino imbottigliato hanno raggiunto i 6 milioni di euro, con un leggero incremento sull’anno scorso. In questo caso la strategia della cantina e’ quella di migliorare la qualita’ e il prezzo del prodotto. Infatti, a fronte del +3% delle vendite, si registra un calo del 5% dei volumi (3.2m di bottiglie) e di conseguenza un aumento del prezzo medio al litro del 9% circa a 2 euro al litro.
• Anche a causa dell’espansione della rete geografica, i costi del personale crescono del 9% (da notare i maggiori costi per una nuova linea di imbottigliamento che sono compensati da ricavi verso terzi) e i costi operativi del 5%. Il MOL e’ al 5% delle vendite a 0.7 milioni di euro, mentre l’utile netto, come da prassi, chiude a zero.
• Gli investimenti stanno calando e cio’ consente un leggero calo dei debiti finanziari da 5.4 a 5 milioni di euro, contro un patrimonio netto stabile a 4 milioni.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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