
La serie degli indicatori ISMEA sul vino e’ stata interrotta nel secondo trimestre ed e’ ripresa nel terzo trimestre in versione estremamente ridotta. Non sono piu’ stati pubblicati i dati relativi al mercato domestico del vino (panel delle vendite al dettaglio di ISMEA-ACNielsen), non sono piu’ disponibili alcuni indici relativi ai margini della filiera, all’andamento dei costi di produzione e del valore della produzione vinicola. Ne prendo atto con rammarico, anche perche’ da questo discende come diretta conseguenza un rapporto molto meno completo da parte de I Numeri del Vino.
Per quello che offrono questi dati, si puo’ dire che:
– Il clima di fiducia del settore e’ buono e in apparente miglioramento. Trovo questo dato piuttosto inspiegabile, ma questo e’.
– Continua l’inflazione (leggi recupero) dei costi della materia prima uva-vino all’origine, piu’ marcata per i vini da tavola. Cio’ deriva dalla riduzione delle scorte e dalle attese di produzione molto limitata per quest’anno.
– Crescono, seppure in misura piu’ limitata, i costi dei mezzi di produzione. Da questo capitolo, nel 2012, potremmo attenderci un miglioramento significativo.
– Mancano i dati sui margini della filiera, che avevamo visto scendere pesantamente nel primo trimestre, ma credo che se avessimo questo dato avremmo potuto commentare un ulteriore deterioramento della situazione.
