E’ ormai molto tempo che abbiamo abbandonato il filone della valutazione borsistica delle aziende vinicole. Ho fatto un po’ di lavoro, recuperando i vecchi multipli e compilandone di nuovi per darvi un quadro della situazione. E’ un quadro parziale ma e’ quanto di piu’ preciso mi sento di potervi dare. Il mondo del vino e della borsa non vanno molto d’accordo, ce lo siamo sempre detti. Ci sono pochi operatori “puri” nel mondo del vino quotati nelle borse e spesso sono di piccola dimensione. A venire, la quotazione di Treasury Wine Estates potrebbe dare un utile punto di riferimenti circa il valore di una grande attivita’ vinicola. Per ora accontentiamoci di questi multipli.
Ho diviso il campione in due sottocampioni, da una parte le aziende di Champagne e dall’altra le poche aziende “pure” nel mondo vino. In particolare, il campione include Vranken Pommery, Lanson BCC (che era Chanoine Boizel) e Laurent Perrier per gli Champagne; sono 3 aziende con un valore borsistico tra 200 e 500 milioni di euro ciascuna. La parte vino invece include per ora 6 aziende: Advini (la vecchia Jean Jean), Delegat’s (il proprietario di Oyster Bay in Nuova Zelanda), Baron de Ley (Spagna), Concha y Toro (Cile), Schloss Wachenheim (vini spumanti tedeschi, ne parleremo tra qualche giorno) e naturalmente il gigante Constellation Brands. Tutte queste aziende insieme valgono EUR4.7 miliardi, ma Constellation e Concha y Toro sono rispettivamente 3 miliardi e 1.2 miliardi di euro.

Che cosa vedete in questi grafici e tabelle? Molto brevemente farei le seguenti considerazioni: (1) in linea generale i multipli si sono ripresi rispetto al passato. Avevamo guardato alla situazione a settembre 2008 e poi durante il 2009, quando sia i prezzi che gli utili erano molto depressi. Nel 2011 possiamo dire che sia le aziende dello Champagne che quelle del vino trattano a un multiplo degli utili del 35-40% superiore alla media 2008-09. Dal punto di vista del valore d’impresa, il multiplo del MOL e’ del 30% piu’ alto circa per le aziende dello Champagne ma non molto dissimile per le aziende vinicole.
(2) I multipli non rendono ancora ragione della qualita’ dell’attivita’ sottostante. Il mondo degli spirits, dei super alcolici muove su multipli di circa 15 volte gli utili di quest’anno: lo Champagne a 16 volte sembra trattare in linea (anche se e’ la media del pollo tra Vranken Pommery e Lanson a 11-12 volte e oltre 20 volte per Laurent Perrier), mentre invece il mondo del vino sta intorno a 13 volte. Lo stesso vale per il multiplo valore d’impresa (EV) su margine operativo lordo (MOL o EBITDA in inglese): le aziende del segmento spirits viaggiano a 12-15 volte il multiplo del 2011, che e’ visibile soltanto nella tabellina delle aziende dello Champagne. Il mondo del vino viaggia su un livello piu’ basso. Anche il gigante Constellation Brands sta a 8.4x volte, a uno sconto piuttosto significativo sui colleghi di dimensioni simili nei superalcolici.