Paesi BRIC e il vino: Russia – panoramica e tendenze

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Il viaggio del vino nei paesi BRIC continua con la Russia, un mercato sorprendente per diverse ragioni. Primo perche’ e’ dominato dal prodotto locale, che rappresenta oggi il 90% degli spumanti, il 66% dei vini fermi e il 99% dei vini fortificati. Secondo perche’ nonostante la bassa penetrazione del vino (7% delle bevande alcoliche) e’ un mercato da 9 milioni di ettolitri di vino imbottigliato. I russi sono 114 milioni. Terzo, perche’ dopotutto IWSR ci indica una prospettiva di crescita dei volumi non cosi’ eccitante: +2% per il vino fermo, +1.5% per gli spumanti, -1% per i vini fortificati, di qui al 2015 a livello annuo: la popolazione e’ in calo nonostante il consumo sia in crescita. Chiaramente restiamo in terreno positivo, ma questa crescita non e’ eccitante. L’Italia e’ fortissima negli spumanti, dove negli ultimi anni rappresenta circa la meta’ dei volumi spediti in Russia, mentre e’ molto indietro sul vino fermo, con alcuni paesi come la Germania che esportano ben piu’ dell’Italia. E’ quindi un mercato “strano”, con una forte influenza geografica di alcuni produttori come la Moldavia o la Bulgaria, dove la Spagna e la Germania sono piu’ forti di noi, giusto per citare alcuni esempi.



Il mercato del vino vale circa 7.6 miliardi di dollari ed e’ il piu’ ricco tra i paesi BRIC. Secondo lo studio negli ultimi anni e’ cresciuta molto la fascia media del consumo di vino fermo, passata dal 21% al 34% del totale, mentre e’ rimasta invariata a circa il 4% dei volumi la fascia dei vini superiori a 10 dollari a bottiglia. In Russia nel 2009 si sono consumate 62 milioni di casse di vino fermo rispetto alle 35 del 1995 e 23 milioni di spumanti, rispetto a 17 del 1995. La crescita annua e’ stata rispettivamente del 4% e del 2%. Sono invece in calo i vini fortificati, del 2% annuo circa, che comunque rappresentano una bella fetta del mercato, circa 15 milioni di casse sul totale di 100 milioni. I Russi sono molto attratti dai vini dolci e questo spiega la forza del vino fortificato, ma non solo. Non per niente ad avere un grande mercato sono i vini come lo Jerez e, tra gli spumanti, l’Asti, che giustifica pienamente il primato nei volumi italiani di spumante.

Il mercato e’ molto locale, come dicevamo. Nel segmento dei vini spumanti la quota dei prodotti locali e’ addirittura maggiore nel 2009 che nel 1995: dal 61% al 91% (da qui la decisione di Campari di comprarsi un produttore locale da affiancare all’Asti). Nel campo dei vini fermi invece il mercato si sta aprendo con una graduale penetrazione dei vini esteri che stanno gradualmente penetrando il mercato con una quota del 34% del totale a fine 2009.

Che cosa ci si attende di qui al 2015? Il mercato e’ previsto in crescita da 9 milioni di ettolitri a quasi 10 milioni nel 2015. La crescita dei vini fermi e’ vista intorno al 2% a poco meno di 68 milioni di casse, mentre quella degli spumanti dovrebbe essere un po’ meno, 1.5%, a 36.5m di casse. Nonostante questo, un mercato incredibilmente interessante per gli spumanti, che rappresenteranno oltre il 20% dei consumi nazionali.


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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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