Francia – esportazioni di vino – aggiornamento primo trimestre 2010

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Anche le esportazioni francesi sono in forte ripresa a fine marzo, anche se i dati su base annua sono ancora in forte calo, per un motivo molto semplice: nel momento della crisi le esportazioni francesi crollavano, quindi il dato annuo include ancora molti mesi dello scorso anno (diciamo fino a agosto-settembre) con dei dati pessimi. Analizziamo i dati relativi al primo trimestre: le esportazioni crescono di circa il 10% nel trimestre, con una graduale accelerazione che porta il dato di marzo a +16%, anche se va detto che le vendite di marzo di vini spumanti sono state influenzate dalla Pasqua, che e’ caduta in Aprile come lo scoros anno ma un paio di settimane prima, determinando quindi un anticipo di vendite. Sara’ forse per questo motivo che le esportazioni di Champagne nel solo mese di marzo si sono impennate del 62% a valore e del 52% a volume. La Francia, con 5.6 miliardi di euro di export di vino nei 12 mesi a fine Marzo mantiene la leadership indiscussa nel settore. I 12.5 milioni di ettolitri annui a fine marzo sono invece ad oggi molto lontani dai valori registrati dall’Italia, che ha appena superato i 20 milioni di ettolitri.



Resta il fatto che i numeri sono buoni e quasi allineati a quelli dell’Italia (che ha fatto meglio, soprattutto a gennaio e febbraio). Il recupero delle esportazioni si caratterizza per una ripresa sia dei volumi che del prezzo mix: nei primi 3 mesi del 2010, i volumi sono stati in calo ancora a gennaio, per riprendersi a febbraio marzo (intorno a +5%), mentre il prezzo mix e’ sempre stato positivo (mediamente +7/8%).

Le matrici di questi andamenti sono pero’ differenti: per quanto riguarda i volumi il forte del recupero si e’ visto nelle categorie ad alto valore, cioe’ AOP e Champagne. Dall’altro lato, nel segmento Vini da Tavola e VdP, che avevano tenuto in piedi la baracca, si sta osservando una stabilizzazione dei volumi, cui pero’ fa fronte un miglioramento piu’ significativo del prezzo mix. In altre parole, di Champagne se ne beve sempre di minor qualita’ (restando comunque sui 19-20 euro al litro come media valore export), mentre di vini da tavola se ne bevono di migliori.

Italia contro Francia: beh, qui non si possono fare particolari distinzioni. In questo momento le due nazioni vanno piu’ o meno alla medesima velocita’, forse un filo meglio l’Italia. Ed e’ una buona notizia, perche’ l’Italia non ha perso tanto valore nella recessione e ne sta guadagnando in questa fase di rimbalzo del mercato. Ne risulta un quadro, che se visto sui 12 mesi mobili vede l’Italia a pari rispetto allo scorso anno, mentre la Francia e’ ancora sotto dell’11%, con sia AOP che Champagne in calo del 15% e i vini da tavola a +1.4%.


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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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