La cantina di Castelnuovo del Garda mi ha inviato il bilancio 2008/09 che recensisco molto volentieri. Lo scorso anno avevamo parlato di una cooperativa con volumi in crescita, con un incremento del prezzo delle uve accordato ai soci e di un graduale spostamento dall’Italia verso l’estero e dai vini sfusi a quelli imbottigliati. Quest’anno molte di queste considerazioni restano valide, anche se l’andamento avverso dell’economia che ha impattato i prezzi dei vini venduti e una vendemmia con volumi in calo hanno determinato un leggero calo delle vendite. L’equilibrio economico e’ stato mantenuto grazie a una riduzione del prezzo (e in parte dei volumi) delle uve acquistate. Non e’ stato pero’ mantenuto l’equilibrio finanziario: il debito e’ cresciuto in modo piuttosto significativo. Mentre lo scorso anno l’aumento dei debiti era sostanzialmente legato agli investimenti, quest’anno gli investimenti sono stati piu’ bassi ma i debiti verso soci sono calati di quasi un milione. La cooperativa ha dunque dovuto prenderli a prestito dalle banche.
Il “viaggio” verso la qualita’ e verso l’estero continua: le vendite oltreconfine sono raddoppiate a quasi EUR2m e passano dal 7% al 15% del fatturato totale, che invece scende da 13.7m a 13m, a causa delle minori vendite sul mercato italiano. Per il 2009 la cooperativa si sta organizzando con altre per aggredire il mercato americano, con la costituzione di una societa’ commerciale (Viticultori d’Italia). Le vendite di vino sfuso sono in calo del 10%, con un calo dei prezzi del 12% e un leggero incremento dei volumi. Sono oggi il 55% delle vendite, contro il 58% di un anno fa. Le vendite di vino sfuso sono invece in crescita dell’1%, con un incremento dei volumi di quasi il 9% e un calo dei prezzi del 7% circa.

La struttura del conto economico non cambia. La cooperativa ha utile zero. Al pareggio quest’anno si e’ arrivati facendo calare il valore degli acquisti da 10.4m a 9.1m. Le altre voci sono sostanzialmente stabili o in crescita: il costo del personale fa +1%, gli ammortamenti salgono da 0.5m a 0.6m a causa degli investimenti degli ultimi 2 anni (1.6m nel 2008 e 0.9m nel 2009), gli oneri finanziari passano da 0.1m a 0.2m.

Il debito sale da 3.7m a 5.6m, con un patrimonio netto stabile a EUR4.1m (dato che non ci sono utili). Ecco, la progressione del debito e’ forse il dato meno convincente di questa cooperativa. La crescita delle vendite (soprattutto lo scorso anno) ha fatto crescere il fabbisogno di circolante, insieme agli investimenti. E’ chiaro che le cooperative hanno grande flessibilita’, pero’ il debito ad oggi sta a circa 1.5 volte il patrimonio.

Un breve commento va anche fatto sul livello di retribuzione dei soci. Mentre lo scorso anno la cantina aveva operato “in controtendenza” rispetto per esempio a CAVIT, con prezzi e quantita’ di uve in crescita, nel 2008/09 l’andamento non e’ dissimile da quello fatto registrare dall’altra cantina di cui disponiamo del bilancio.

Che visione ha la cooperativa del futuro? Gli apporti di uva per la vendemmia 2009 sono stati di 169mila quintali, allineati rispetto a quelli dello scorso esercizio. La qualita’ non e’ quella delle annate migliori, a parte quella delle uve precoci, a causa delle pioggie; ma certamente il 2009 non sara’ ricordato come una cattiva annata. I prezzi dei vini sfusi sono pero’ ancora in netto calo: si parla del 25% in meno per il Pinot Grigio e del 10% in meno in media per Bardolino e Custoza. Da notare infine che la Cantina ha celebrato il suo 50esimo compleanno con il lancio di una serie di nuovi prodotti.