Fonte: OIV
Le statistiche di OIV appena pubblicate ci consentono di fare il punto sulla produzione mondiale di vino attes a per il 2009 e di dare un’occhiata a come sono andate le vendemmie 2009 nei diversi paesi del mondo. Le conclusioni sono: (1) la vendemmia dei paesi del vecchio mondo e’ andata meglio di quella del nuovo mondo; (2) Francia e Spagna sono in recupero sulla produzione, contro un leggero calo italiano; (2) gli USA e il Cile hanno avuto una buona vendemmia contrariamente a Argentina e Australia; (3) se sarà confermato che i consumi mondiali sono rimasti stabili, il mercato del vino e’ rimasto in sostanziale equilibrio (per non dire il leggero deficit). Queste ultime considerazioni andrebbero approfondite perche’ appaiono un pochino ottimistiche…
Secondo OIV, la produzione di vino mondiale e’ stimabile a circa 268 milioni di ettolitri (in un range tra 263 e 273 milioni di ettolitri), stabile rispetto al 2009. La particolarità di quest’anno però è che la produzione dei paesi europei non e’ stata in calo (+1%), mentre quella dei paesi del nuovo mondo e’ diminuita (-1%). E’ una tendenza che da quando guardiamo questi numeri avevamo notato soltanto nel 2006. Questo significa che la “quota di mercato” dei paesi del nuovo mondo e’ rimasta ferma al 40%, dopo il balzo compiuto tra il 2004 e il 2008 (da 36% a 40.5%).

Analizziamo le previsioni OIV per i principali mercati europei. In linea generale i 3 grandi paesi produttori (Italia, Francia e Spagna) hanno recuperato da 124 a 130 milioni di ettolitri. Si tratta in verita’ di un recupero dal minimo storico toccato lo scorso anno e, se i dati saranno confermati, sara’ marcato dal recupero della Francia a 45 milioni di ettolitri e della Spagna a 39 milioni. Nel caso francese, si tratta di un recupero dal minimo storico ma ancora di una vendemmia povera in quantità, dato che si colloca un buon 8% al di sotto della media quinquennale.

Nel caso spagnolo, sembra una buona vendemmia in tutti i sensi: stiamo a +3% sulla media storica e a +8% anno su anno. In Germania si sta materializzando una vendemmia media, con un calo del 6% sul 2008 (che pero’ aveva sfiorato i 10 milioni di ettolitri) e circa il 3% sotto la media dei 5 anni. Questo ci induce a considerare la vendemmia italiana non molto buona dal punto di vista quantitativo: secondo OIV siamo circa il 7% sotto la nostra media storica, molto vicini al dato francese.
Passiamo ora ai paesi del nuovo mondo. Il dato che merge dagli altri paesi del mondo e’ quello degli USA e del Cile. Nei due paesi la vendemmia e’ in crescita del 7% e dell’1% rispettivamente. Nel caso del Cile pero’ il dato e’ dell’11% superiore alla media quinquennale. Dato che il resto del mondo e’ sceso, il dato cattivo e’ da imputare alle altre due potenze mondiali del vino: Australia e Argentina. L’Argentina dovrebbe aver prodotto soltanto 11.7m/hl, il 5% sotto il 2008 e l’8% sotto la media storica. L’Australia viaggia sotto i 12m/hl cioè il 10% sotto i dati storici.
Un punto finale sul bilanciamento di mercato tra consumi e produzione. I consumi di vino sono visti da OIV stabili rispetto al 2008 intorno a 245-246m/hl. Questo significa che la produzione mondiale eccede il consumo umano di circa 20-21m/hl, un livello teoricamente non sufficiente a coprire il bisogno di 30m/hl per gli usi industriali/acetificazione/produzione di distillati. Sempre che la crisi non abbiamo portato a un calo di questi utilizzi. Peraltro, se i dati di consumo sono confermati, il vino sarebbe uno dei prodotti nel mondo a non subire un deterioramento nei consumi. Ho qualche dubbio in merito…