Fonte: ISTAT
Siamo quasi arrivati alla fine della saga relativa alla produzione di vino italiana. Pubblichiamo quindi la stima aggiornata di ISTAT, prima di commentare (vi prometto) il dato finale verso aprile-maggio. Cosa e’ cambiato in questa ultima stima? Direi molto. Sono comparsi quasi un milione di ettolitri di vino, e Confagricoltura puo’ ora dire che l’Italia ha stravinto contro la Francia. Io penso ci sia veramente poco da festeggiare: questo milioni di ettolitri e’ la media del pollo tra una revisione al ribasso di un milione di ettolitri nel Nord Italia e una revisione al rialzo di 2 milioni nel sud Italia, principalmente Puglia e Sicilia (controbilanciato da un calo dell’Abruzzo). Pero’ penso di usare questo post anche per mostrare quanto le stime di produzione possano essere volatili: la produzione piemontese e’ passata da +11% a -9% nel giro di 2-3 mesi (nonostante ISMEA avesse stimato un calo del 18%), quella del Friuli era attesa a -24% e sembra debba crollare del 40%. I numeri della Puglia sono stati arrotondati: da -6% a +30%. Mi sembra di poter dire (si potrebbe fare una petizione a ISTAT?) che sarebbe il caso di smettere di aggiornare previsioni completamente errate e lasciarci fino ad aprile nella suspence: un numero solo, che sia quello giusto…
We are almost at the end of the saga on how much wine was produced in Italy in 2008. We publish today the latest estimate of ISTAT, before commenting (I promise you) the final figures in April-May. What changed vs. the previous estimate? A lot. There is one million hectoliters of wine more, and this can allow Confagricoltura to say that Italy has really won against France. I think there is really little to celebrate: this 1m/hl more is the balance between a downward revision of one million hectoliters in Northern Italy and an upward revision of 2 million in Southern Italy, mainly Puglia and Sicily (counterbalanced a decline of Abruzzo). I think I will use this post to show how the estimates of production can be volatile: the production of Piedmont moved from +11% to -9% in 2-3 months (despite ISMEA had estimated a decline of 18% in October), Friuli was expected at -24% and seems to be collapsing at -40%. The numbers have been rounded also in Puglia: from -6% to +30%. It seems to me that we should stop updating forecasts which are completely wrong and leave the news of the final and official figure at end-April, one number only, which is the right one…

La nuova stima parla di 47.8 milioni di ettolitri. Significa una crescita del 12% rispetto allo scorso anno e una vendemmia pienamente in linea con i 48 milioni medi degli ultimi anni. Significa anche che le esportazioni nel 2009 dovranno in qualche modo riprendersi, almeno in termini di volumi. Come dicevamo il Nord Italia e’ visto calare a 19.5 milioni di ettolitri contro la media storica di 20.4, mentre il Sud Italia sembra segnare un forte rimbalzo a 21.5 milioni di ettolitri dai 15.9 milioni del 2007 e un buon 5% sopra la media storica di 20.4 milioni. La vendemmia sembra invece leggermente negativa per il centro Italia ora visto a 6.8 milioni di ettolitri (rispetto ai precedenti 7.1), circa il 5% al di sotto della media storica di 7.1 milioni.
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The revised estimate is 47.8 million hectolitres production. It means a growth of 12% compared to last year and in line with the 48 million average of recent years. It also means that exports in 2009 will somehow recover, at least in volumes. As we said the Northern Italy saw a decline of 19.5 million hectoliters against the historical average of 20.4, while the South seems to show a strong rebound to 21.5 million hectoliters from 15.9 million in 2007 and a 5% above the historical average of 20.4 million. The harvest appears slightly negative for the central Italy at 6.8 million hectoliters (compared to the previous 7.1), about 5% below the historical average of 7.1 million.
Passando al dettaglio regionale che trovate in tabella, nel Nord spicca il crollo della produzione in Friuli Venezia Giulia, con un -42% da 1 milione di ettolitri a 0.6 milioni. Il Piemonte dovrebbe aver limitato il calo entro il 10% a 2.5 milioni, mentre in Veneto sembrano essere confermati i numeri di una produzione in leggero calo rispetto al 2007 (-4%). Unica regione del Nord a mostrae un segno positivo sembra essere l’Emilia Romagna (+6%). Nel centro sud, la Toscana e’ prevista stabile, mentre come dicevamo all’inizio le regioni che storicamente hanno avuto forti volumi come Puglia e Sicilia sembrano aver avuto aumenti del 30% e 53% rispettivamente. Ma se il boom della Sicilia era stato in qualche modo previsto nella precedente stima, del forte incremento di produzione della Puglia a quanto pare nessuno se ne era accorto…
Turning to the detail by region, the north stands the collapse of production in the Friuli Venezia Giulia, with a -42% from 1 million to 0.6 million hectoliters. Piedmont should have limited the decline to 10% to 2.5 million, while in Veneto seem to be confirmed just below the level of 2007 (-4%). The only region in the North showing a positive sign seems to be the Emilia Romagna (+6%). In the center/south Tuscany is stable, but as we said in the regions that have historically had strong volumes as Puglia and Sicily seem to have had increases of 30% and 53% respectively. But if the boom of Sicily was somewhat expected in the previous estimate, the strong increase in production of Puglia was not noticed…
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Chiudiamo con il grafico delle rese produttive, che dovrebbero essere intorno a 100 quintali per ettaro. Cosi’ come per il grafico della produzione, si delinea una tendenza leggermente calante. Speriamo che questo calo sia sempre piu’ dovuto a un maggiore orientamento alla qualita’. L’unica cosa di cui l’Italia del vino non ha bisogno sono, secondo me, vendemmie superiori ai 45 milioni di ettolitri. E quest’anno siamo ricaduti di nuovo nel tranello della sovrapproduzione.
We close with a graph of crop yields, which should be around 100q per hectare. As for the graph of production, there is a slightly declining trend. We hope that this decline is more tied to a greater focus on quality. In my view, he only thing that Italy does not need are harvests in excess of 45 million hectoliters. And this year we have fallen back into the trap of over-production.
