Il commercio mondiale del vino e’ in costante crescita, ma non lo e’ per tutti nello stesso modo e, per qualcuno, le cose vanno piuttosto male. I dati dei primi 6 mesi dell’anno ci danno le seguenti indicazioni: (1) che il +6% delle esportazioni italiane non e’ un gran risultato, altri hanno fatto meglio; (2) che come ci si aspettava l’Australia non ha vino a sufficienza e le sue esportazioni stanno crollando; (3) che l’exploit dello spumante italiano non e’ isolato: una performance del tutto sovrapponibile e’ quella del Cava spagnolo. Entrambi, comunque, crescono quando il loro principale concorrente, lo Champagne, e’ fermo (a un livello di export 5 volte superiore, peraltro).
World wine trade is constantly growing, but not the all products are doing so in the same way. The data of the first 6 months of 2008 give us the following information: (1) the 6% of Italian exports growth is not a great result, others did better, (2) as expected Australia had not enough wine has its exports are collapsing; (3) the exploit of Italian sparkling wine is not an isolated performance, as it has been replicated by the Spanish Cava. Both, however, grow vs. their main competitor, Champagne which is flat (at a level of export 5 times higher, however)

Ma guardiamo i numeri: il mercato piu’ dinamico per esportazioni e’ stato quello spagnolo, che ha fatto un +15%, passando da EUR890m a EUR1025m, seguito dal vino americano che segna un +10% in valuta locale da USD431m a USD475m. Terzi in questa speciale classifica vengono i francesi che con un +8% portano le loro esportazioni a EUR3224m sul semestre (nonostante gli Champagne che rappresentano il 30% del totale siano stati stabili). Poi viene l’Italia, che viaggia al ritmo del 6% a EUR1710m. Infine gli australiani che mostrano un bel -11% sull’anno mobile. Essendo le esportazioni circa stabili nei mesi finali del 2007, l’Australia dovrebbe aver segnato un -18-20% nell’export sui primi 6 mesi dell’anno.
But let’s look at the numbers: the most dynamic is Spain, which grew by 15% from EUR890m a EUR1025m, followed by American wine which marked a 10% in local currency from USD431m to USD475m. Third in this special ranking is France with a 8% increase to EUR3224m (despite the Champagne representing 30% of the total was flat). Then Italy, which was +6% to EUR1710m. Finally the Australians showing a terrible -11% on the 12 rolling months. As exports were approximately stable in the final months of 2007, Australia might have reported a -18-20% nell’export the first 6 months of the year.
Tutte queste performance sono influenzate dai cambi. Cosi’ mentre gli italiani gli spagnoli e i francesi sono colpiti dalla forza dell’euro, gli americani hanno avuto il supporto di un dollaro molto svalutato. La classifica delle esportazioni non cambia: la Francia resta irraggiungibile, cosi’ come non appare attaccabile la seconda posizione dell’Italia. All these performances are affected by exchange rates. So, while the Italians the Spanish and French are affected by the strength of the euro, Americans had the support of a very weak dollar. The list of exports will not change: France remains unreachable, so it is the second position of Italy.

Dove la classifica cambia sono i volumi, dove l’Italia perde la leadership mondiale a favore della Spagna. L’Italia passa da 9.2m/hl a 8.4m/hl (-9%), mentre la Spagna e’ salita da 8.1m/hl a 9.7m/hl (+20%). La Francia scende come l’Italia del 9% a 6.7m/hl. La Spagna si sta in effetti comportando in un modo piuttosto singolare: e’ l’unico tra i grandi paesi esportatori europei ad avere il prezzo mix in calo, dato che i volumi salgono molto piu’ del valore. Mentre nel caso dell’Italia si passa da EUR1.7 a EUR2.0 al litro, e in Francia da EUR4.1 a EUR4.8, la Spagna che gia’ e’ il paese con il prezzo piu’ basso, perde 4 centesimi da EUR1.10 a EUR1.06.
Where you can see a real change are volumes, with Italy losing its global leadership in favour of Spain. Italy moves from 9.2m/hl a 8.4m/hl (-9%), while Spain is up from 8.1m/hl a 9.7m/hl (+20%). France falls as Italy, 9% to 6.7m/hl. Spain is in fact behaving in a rather unique way: it is the only one of the major exporting countries in Europe to have the price mix in decline, as volumes go up much more than value. While in the case of Italy we moved from EUR1.7 to EUR2.0 per liter, and France from EUR4.1 to EUR4.8, Spain, which already was the country with the lowest price, lost 4 cents from EUR1.10 to EUR1.06.
Infine, passiamo ai vini spumanti. Cava e spumanti italiani vanno particolarmente bene, crescono entrambi del 43% rispetto ai primi 6 mesi del 2007. I volumi di spumante italiano sono su del 12%, quelli di Cava del 6%, il che implica che la crescita della Spagna e’ piu’ legata al prezzo/mix di quella italiana, pur su livelli decisamente importanti. Gli spumanti italiani hanno quindi quasi raggiunto i volumi esportati del Cava, siamo a 487k/hl contro 510k/hl. Da notare che entrambi hanno ormai superato lo Champagne, che nei primi 6 mesi del 2008 ha segnato un -4% a 405k/hl, non pienamente compensato da un +3% per il prezzo mix, che comunque resta inchiodato su un livello incredibile di EUR22.4 al litro, contro EUR3.5-4 per Cava e Spumanti.
Finally, sparkling wines. Italian sparkling and Cava go particularly well, both growing by 43% compared with the first 6 months of 2007. The volume of Italian sparkling wine are +12%, those of Cava, 6%, implying that the growth of Spain is more tied to the price/mix than Italian wines. Italian sparkling wines almost reached the volume exported by Cava, at 487k/hl against 510k/hl. Note that both have now passed the Champagne, which in the first 6 months of 2008 marked a -4% to 405k/hl not fully offset by a +3% for the price mix (which is however at a level of EUR22.4 per liter, compared with EUR3.5-4 for Cava and Italian sparkling wines).
Ciao Bacca,
dove hai preso questi dati sul 2008? La FAO ha un bel sito di statistiche, ma si ferma al 2005….
Francesco
Eh, eh, caro Francesco!
Basta andare sui siti di ciascuna “ISTAT” e prendere i dati, e poi metterli insieme!
Ti anticipo che tra qualche giorno esce qualcosa che riguarda i paesi del nuovo mondo
ciao!
bacca
L’andamento dell’export di un Paese potrebbe essere correlato con i quantitativi di vino in sovrapproduzione??
..in questo l’Italia credo che sia quasi imbattibile…
Fare una correlazione diretta tra sovrapproduzione ed export non e’ facile. Generalmente la sovrapproduzione viene distillata o “messa via” nelle scorte. Di certo, se guardi all’export italiano, quello che noti e’ un forte calo delle esportazioni di vino sfuso verso la Francia con un corrispondente incremento del prezzo medio di vendita (del vino sfuso in volume minore): siamo passata da un livello piuttosto curioso di 0.25EUR/litro a un piu’ normale 0.5EUR o giu’ di li’.
Quindi… secondo me l’Italia aveva un flusso di export di vino di scarsa qualita’ che era in sovrapproduzione. Le esportazioni ora si stanno un po’ “ripulendo” di questo effetto.
ciao
bacca
concordo, stessa cosa succede agli australiani: tre anni di sovrapproduzione, 700.000 hl l’anno di sfuso imbarcato sulle navi e venduto sottocosto, poi un 2007 scarsissimo ha riportato le cantine verso il bilancio e oggi – settembre 2008 – dopo aver inflazionato il mercato si ritrovano con 1 milione di hl in meno sul saldo export: non che non ne avessero ancora da smaltire, ma è il mercato che gli ha chiuso la porta in faccia, quando è troppo è troppo
[…] Pubblicato da: fabio ingrosso – Ott 19, 2008 in News Esportazioni di vino (confronto Italia, Francia, Spagna e Australia) Raffrontando i dati relativi al primo semestre 2008 emerge che: (1) il +6% delle esportazioni italiane non è un gran risultato, altri hanno fatto meglio (2) come ci si aspettava l’Australia non ha vino a sufficienza e le sue esportazioni stanno crollando (3) l’exploit dello spumante italiano non è isolato: una performance del tutto sovrapponibile è quella del Cava spagnolo. Leggi qui […]