[English translation at the end of the post]
Fonte: Istat

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Le importazioni di vino in Italia hanno raggiunto nel 2007 circa EUR345m per un volume complessivo di 1.8m/hl. Un risultato di molto positivo, con una crescita di circa il 20% rispetto al 2006 e del 17% a volume. Come vedremo nel prosieguo del post, tale crescita si caratterizza soprattutto nello sviluppo della categoria dei vini spumanti (principalmente Champagne) e dei vini sfusi, che crescono di oltre il 20% annuo, mentre i vini imbottigliati sono andati meno bene, con una crescita dell’8% circa. Il quadro generale e’ che i vini stranieri in Italia ancora fanno molta fatica. Il principale capitolo delle esportazioni escluso lo Champagne e’ rappresentato da vini sfusi, che importiamo (come gia’ da diversi anni) principalmente dagli USA, che tra l’altro sono favoriti dal cambio. I vini di qualita’ del nuovo mondo sono principalmente assenti dal nostro mercato. Questo potrebbe in futuro rappresentare una minaccia…

Partiamo con i volumi che sono passati da 1.53m/hl a 1.79m/hl. Di questi, circa 1.44m/hl fanno riferimento ai vini sfusi (+21%), che come vedete nella tabella allegata sotto sono principalmente provenienti dagli USA (con un peso in termini di valore stabile di circa il 58% delle importazioni di sfuso in valore), dalla Francia (circa il 16%) e dalla Spagna (circa il 18%). Ricordo a scanso di equivoci che l’Italia resta un paese che esporta vini sfusi, dato che i volumi che escono sono circa 6.4m/hl rispetto ai volumi che entrano (1.4m/hl). I vini imbottigliati sono rimasti sostanzialmente stabili in volume (-1%), mentre gli spumanti sono cresciuti del 18% a 140k/hl.

Le importazioni a valore hanno raggiunto il massimo storico a 345m (anche se in realta’ il massimo e’ stato nei 12 mesi a novembre 2007). Sfusi e spumanti anche qui stanno andando molto bene. Gli spumanti rappresentano 206m dei 345m di importazioni totali, mentre gli sfusi coprono 86m. Come vedete visivamente nel terzo grafico sono le importazioni di vini spumanti che stanno realmente facendo la differenza nell’ambito delle importazioni: e queste vengono per la maggior parte dalla Francia e per una piccola parte dalla Spagna (EUR10m, seppur triplicata rispetto al 2006!).

Nel quarto grafico potete notare come le importazioni siano in realta’ andate molto meglio nel 2007 di quanto avessero fatto nel 2006, quando i vini sfusi erano scesi del 14% e i vini imbottigliati crescevano soltanto del 3%.

Passiamo all’andamento per paese dei vini imbottigliati e dei vini sfusi. Nel caso degl imbottigliati vanno molto bene la Francia e la Spagna, che sono cresciute del 16/17% nel 2007, mentre meno bene vanno i vini tedeschi (-1.4%) con i Portoghesi in linea con la media del segmento (+7%). Cileni, australiani e americani sono praticamente assenti dal mercato italiano. Nel caso dei vini sfusi, emerge come dicevamo il ruolo degli USA, anche sull’onda del cambio favorevole, che ha spinto il mix delle esportazioni per circa l’8% a livello annuo. E’ curioso notare come importiamo vino dagli USA e dalla Francia a 0.8/0.9 al litro, mentre siamo a circa 0.3EUR al litro per la Spagna.

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Imports of wine in Italy reached EUR345m in 2007 for a total volume of 1.8m/hl. This is a very positive results, with an increase of approximately 20% compared to 2006 and 17% in volume. As we will see below, this growth is due primarily to the category of sparkling wines (mainly Champagne) and bulk wines, which are growing by more than 20% a year, while bottled wine was still positive (+8%) but lagged the two first cateogories. The general framework is unchanged: foreign wines are hard to sell. If we exclude Champagne and bulk wines (we import as it has been the case for several years from the United States), the quality wines of the new world are mostly absent from our market. This could in the future be a threat…