Le esportazioni di vino italiano – dati 2002-2004 – fonte: Istat/USDA

10 commenti

Oggi posto i numeri sull’esportazione di vino italiano in ettolitri e in valore dal 2002 al 2004. I grandi numeri sono i seguenti: le esportazioni sono variate tra 13 e 15 milioni di ettolitri, contro una produzione che sta mediamente intorno ai 50 milioni di ettolitri (meno nel 2002 e 2003, piu’ nel 2004). Di conseguenza, l’Italia esporta circa il 25-30% del vino. In termini di valore, secondo questa elaborazione, il valore dell’export 2004 e’ nell’ordine di 2.8-2.9 miliardi di euro, cifra che corrisponde perfettamente con il dato Mediobanca di 2850 milioni.

Today I send the stats of Italian wine export between 2002 and 2004. Export ranged between 13 and 15 million hl vs. a production of average 50 million nl. As a result, Italy exports roughly 25-30% of its wine production. In terms of value, the export of wine is 2.8-2.9bn of euro, which is very close to what included in Mediobanca report.

Che vino esportiamo? Prendendo i dati 2004, circa il 47% del valore (e 29% dei volumi) sono di vini DOC e DOCG. La seconda grossa fetta della torta e’ fatta dai vini da tavola (36% del valore, 55% dei volumi). Il resto sono vini frizzanti 8%, lo spumante (9%) e i mosti (1%).

The breakdown of 2004 exports is the following: 47% of vlaue (and 29% of volumes) are in the DOC/DOCG category. The second portion is represented by table wines (36% of value and 55% of volumes). Finally, sparking wines are 8%, "spumanti" 9% and musts 1%.

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A che prezzi esce il vino italiano? Ecco le medie del pollo: 3.3 euro al litro per i vini a denominazione (3.5 se in bottiglia), 1.6 per i vini frizzanti, 1.3 euro per il vino da tavola, 3 euro per gli spumanti e 0.7 euro per i mosti. In tutto fanno 2 euro moltiplicato per 14 milioni di ettolitri… circa 2.8 miliardi di euro nel 2004.

Quali sono i mercati principali: 2 su tutti, Germania e USA, che rappresentano meta’ delle esportazioni. Poi Regno Unito, Svizzera e Canada. I primi 5 paesi fanno il 73% del nostro export. In termini di volumi, invece il nostro grande mercato di esportazione e’ la Germania, con 5 milioni di ettolitri, poi gli USA con 2 milioni e il Regno Unito con 1.5 milioni. L’ordine non cambia, i numeri invece si…

What price? 3.3EUR per liter for VQPRD wines, 1.6EUR for sparkling wines, 1.3EUR for table wines, 3EUR for "spumanti" category and EUR0.7 for musts. The global average is 2EUR. The main markets are Germany and US, which are about half of our exports, followed by UK, Switzerland and Canada. The key 5 countries are 73% of exports. In terms of volumes, the main market is Germany with 5 million hl, followed by US with 2 million and US with 1.5 million. Same order but big gaps in figures…

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… tanto che a guardare il prezzo medio di vendita per nazione ci si accorge che Russia, Giappone e USA sono quelli che importano i vini migliori (=con il prezzo medio piu’ elevato), mentre la Germania e’ un mercato completamente diverso: dato il prezzo medio inferiore a EUR1.5 al litro, si desume che il consumo e’ di vini da tavola sia predominante. E la Francia? EUR0.70 al litro… evidente che i nostri cugini concentrano le loro importazioni nel segmento dei mosti, mentre del vino italiano probabilmente non ne consumano un gran che.

…looking at the average export price by country it is quite evident that Russia, Japan and US are the ones with the better export mix (= higher average price), while Germany is a completely different story: with an average price below EUR1.5 per liter, we estimate that the wine imported from Italy is basically table wine. And France? Very curiouos result here: EUR0.7 per liter… which means that our neighbours are mainly importing musts and not wine!

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

10 Commenti su “Le esportazioni di vino italiano – dati 2002-2004 – fonte: Istat/USDA”

  • massj

    Anzitutto complimenti per lo splendido lavoro di questo blog, assolutamente originale (e immagino impegnativo).
    Ma mi chiedevo: gli IGT dove ricadono nella torta?

  • bacca

    Bella domanda. Vuoi sapere la risposta? NON LO SO. Vuoi sapere cosa penso? I vini IGT sono dentro nei vini da tavola. Purtroppo, pero’, sulle esportazioni devo ancora scavare bene nei dati ISTAT, in modo da avere una fonte ufficiale e univoca. E nella suddivisione che ho trovato a questo momento non ho nessuno “breakdown” disponibile…

    ciao

    bacca

  • baciodiVino

    I vini IGT vengono spesso inclusi nei vini da tavola. Nelle statistiche che forniamo alla camera di commercio anualmente, invece, gli IGT hanno un posto a sè…

  • Marcella

    Salve, volevo chiedere se per caso sono noti i volumi di vino italiano (esportato verso gli USA) divisi per rosso, bianco e rosato. grazie

  • bacca

    @ Marcella.
    I dati ufficiali Istat non consentono di raggiungere questo livello di dettaglio. Tuttavia, con un po’ di attenzione alla stampa, sono usciti diversi articoli relativi all’export italiano in USA, siccome ha sorpassato nel 2006 la cifra di un miliardo di euro. Se trovo qualcosa te lo mando.

    ciao

    bacca

  • Marcella

    Grazie Bacca!!!
    Troppo gentile! Ultimamente ho visto parecchi di questi articoli ma non ho trovato i dati che cercavo. Grazie ancora.
    ciao
    Marcella

  • antimo marandola

    gradirei reperire dati sull’export di vino italiano in Polonia. qualcuno può aiutarmi? grazie

  • bacca

    Buongiorno, l’Italia esporta in Polonia (dati a fine giugno, relativi agli ultimi 12 mesi, cioe’ luglio 2011-giugno 2012) circa 177mila ettolitri per un valore di 24.5 milioni di euro.
    Di questo, 80mila ettolitri sono vino sfuso per 4 milioni di euro, 70mila ettolitri sono vino imbottigliato per 16 milioni e il rimanente sono spumanti, cioe’ 26mila ettolitri per 4 milioni di euro.
    Visti i prezzi medi di export, soprattutto dello spumante, non si puo’ dire che apprezzino vini italiani di grande qualita’!

    Buona domenica

    Marco

  • antimo marandola

    la ringrazio per questa prima risposta ma gliene pongo subito un altra: mi accingo a esporre in fiera il progetto di realizzare una rete di concessionari che a loro volta facciano aprire una catena di negozi per vendere vino italiano SFUSO di alta qualitàm a prezzi bassissimi, ricevendo il necessario per aprire in comodato gratuito (tranne il vino e un fee per i concessionari). cosa ne pensa? cpnsigli sono graditissimi

  • Marco Baccaglio

    Premettendo che non sono un esperto di marketing, il primo commento che mi viene da farle e’:
    – se e’ veramente vino di alta qualita’, perche’ non viene imbottigliato. O, alternativamente, come fa un vino di alta qualita’ ad avere prezzi bassissimi?
    – ha fatto un’analisi del mercato polacco (che non conosco) per capire la propensione al consumo di vino? Io ho delle sensazioni, che forse sono luoghi comuni, ma mi immagino la Polonia un luogo di birra e di super-alcolici piu’ che di vino.

    bacca

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