Dopo aver esaminato le caratteristiche di questo gruppo, che rappresenta il piu’ grande produttore di vino del mondo e’ ora di guardare i numeri. Stavo guardando la dimensione relativa di Constellation (CB) rispetto a quella del mercato italiano del vino cosi’ come censito da Mediobanca nel suo rapporto. Ebbene, secondo i dati del 2004 (ultimi disponibili per il mercato italiano), Constellation ha fatturato USD4088m, mentre secondo il campione Mediobanca, al cambio medio di quell’anno di 1.25, il mercato italiano ha fatturato USD13300m. Volendo essere proprio del tutto onesti ed escludendo la birra e i superalcolici, CB arriva a USD2851m rappresentando da sola circa il 21% del mercato italiano del vino.
Ma approfondiamo un pochino i risultati di Constellation degli ultimi anni. Beh, CB e’ cresciuta in modo rilevante negli ultimi anni, con un ritmo mediamente del 15% annuo. Il settore vino ha addirittura fatto meglio, anche grazie alle acquisizioni, in particolare quella di Robert Mondavi nel 2004, che ha portato i fatturato totale a +16% circa negli ultimi due anni.
Dunque, vediamo quanto guadagnano. Nel corso degli anni il margine chiamato in inglese "gross", che sta a rappresentare il margine industriale (cioe’ dopo i costi di produzione ma prima di quelli generali e di commercializzazione) ha raggiunto il 29%, salendo dal 26.7% del 2002. Con dei costi di ristrutturazione e commerciali tra il 13% e 14% del fatturato, il margine operativo netto del gruppo viaggia poco sotto il 15%. Qui disponiamo del "sottogruppo" del vino. Cioe’ sappiamo che la societa’ ha un margine sulla divisione vino leggermente superiore, diciamo 14-15% nel 2003-2004 e 16% nel 2005, grazie al consolidamento del gruppo Mondavi (che avendo un marchio piu’ forte presumibilmente ha anche dei margini superiori).
Let’s give a look to margins: the gross margin (ie after industrial expenses) reached 29% in 2005 from 27% in 2002. With restructuring and commercial expenses at 13-14% of sales, the operating margin has steadily been just below 15%. We can also give a look to the wine segment: the margin here is slightly higher, reaching 16% in 2005 thanks to the consolidation of Mondavi group (probably commanding higher margins with high-end products).
Dicevamo l’altro giorno che guadagnano oltre 300 milioni di dollari l’anno. Eccoci qui: hanno fatturato 4600 milioni, dopo i costi industriali ne sono rimasti 1325 milioni, hanno sostenuto spese di commercializzazione e ristrutturazione per 650 milioni, hanno pagato interessi sui debiti per quasi 200 milioni di dollari (hanno debiti per 2800 milioni di dollari) e hanno pagato tasse per 152 milioni, cioe’ circa il 32% dell’utile pre tasse (in Italia viaggiamo intorno al 38% abbondante…). Quindi, dopo tutti questi calcoli, arriviamo alla bella cifra di 315 milioni di dollari.
Net profit was in excess of 300 million USD last year, on the back of USD4.6bn sales, USD1.3bn gross profit, sales and restructuring costs of 650m, financial costs of 200m (on 2.8bn of debt), tax for 152m, so with a 32% tax rate.
Vogliamo giocare con i numeri? Si tratta di 250 milioni di euro, praticamente tanto quanto il fatturato della piu’ grande azienda vinicola italiana (CAVIRO), la quale peraltro ha generato una parte di questo con la distillazione e non con la produzione di vino…
Let’s play this figures: net profit equals 250million of Euro, which is basically equal to the revenues of CAVIRO, which however geenrated a part of this with distillation and not just wine…
Vi allego qui un file excel con i dati del gruppo degli ultimi 5 anni, cosi’ come ricavati dal loro bilancio che, essendo la societa’ quotata, sono facilmente recuperabili presso la CONSOB americana a www.sec.gov.
Nella terza puntata, analizzeremo i risultati recenti del gruppo e il ritorno sul capitale. Appuntamento al 24 novembre.